domenica 13 febbraio 2011

Mendicanti d'amore (A.P. -A.M.P.)

E' quasi ora di cena, la casa è ancora fredda ma con il tuo arrivo sono sicuro che il tempore sarà nostro complice stasera;
dovresti vedermi ora: il grembiule da cucina di "I love NY" che mi hai regalato è stupendo, ma con una camicia corciata sulle maniche e le mani sporche di farina ridendo mi diresti che sembro un imbianchino!!!
E' martedi, forse una delle sere più statiche e casalinghe della settimana, ma non questa: tutto ha un sapore diverso, l'aria di questa casa mi innalza , il random su Itunes è stranamente azzeccatissimo e addirittura anche Stevie Wonder al muro sembra ammiccarmi.
I miei recettori olfattivi esultano sedotti dalle esalazioni del pesce, ed il vino fedele compagno, prepara le basi per una serata da sogno.
(...)
Manchi solo tu, il tuo girare chiave nel portone, il tintinnio dei
tuoi bracciali e il rumore del mazzo sulla mensola.

Mi piacciono quei 5 secondi prima di vederti, mi piacciono da matti perché so che mancano 5 secondi per rivederti,
mi piaci perché ogni tuo bacio al fine di una dura giornata mi da la forza per iniziarne subito una nuova,
mi piace quando mentre cucino mi guardi dalla porta senza parlare e mi piace il tuo naso;
mi reinnammoro ogni volta che ti leghi i capelli e passerei ore a guardarti mentre ti stropicci gli occhi e scrivi al computer;
mi piacciono quelle fossette che incorniciano un sorriso devastante e adoro immergere il viso tra le cascate dei tuoi capelli mentre dormi;
mi piace prenderti per i fianchi e baciarti il collo mentre sei a fornelli e mi fai impazzire quando alle prime luci dell'alba apri gli occhi e mi sorridi;
tutto l'universo sembra chiuso in un letto quando passiamo le nostre domeniche nella penombra della coperta e non esiste più tempo e spazio quando ci tuffiamo l'uno dentro l'altro;
mi piacciono le tue mani, sottili e furtive;
non esiste creatura più divina quando ti trucchi davanti allo specchio pronta per uscire, ed io mi faccio piccolo piccolo mentre ti guardo sfilare tra la camera ed il corridoio;
mi piaci perché sei donna e giochi con i miei ormoni come un bimbo con la sua play;
mi piace quando lo facciamo sulla porta prima di andare a cena e mi scavi dentro quando gemi e ti contorci nel buio della camera;
Sei grande quando con le tue battute demenziali, mi strappi sorrisi che sono come acqua nel deserto per me e ti amo da fare male quando mi contraddici e alzi la voce;

Tu donna e strega, la mia santa e la mia puttana, il mio vizio ed il mio riscatto, hai consolidato le mie forze e acceso le mie debolezze, ma finalmente posso sentirmi uomo senza più nasconderle.
(...)

.....forse stasera il vino è servito davvero per passare un San Valentino "da sogno", ma quando ti ritrovi sul lavello a sciacquare un piatto, una forchetta ed un calice, ti volti sempre verso quella porta, semplicemente sperando.....

Buon San Valentino a tutti quelli che si amano da farsi male.