sabato 12 dicembre 2009

DISCEPOLI




Straripa questo fiume di gente, straripa l'anonimato e straripa l'ingenuità;
trabocca dagli occhi la luce di quello schermo, che avido promette tesori di cenere;
Lui scivola su quel marciapiede come la rugiada sulla foglia,
la testa è china ma lo spirito è alto,
da quella flotta di carne al suo fianco che lotta e sgomita verso il miraggio,
mille sguardi lo colpiscono,
mille occhi si infrangono davanti alla massima espressione dell'indifferenza.

Lui scivola su quel marciapiede come la rugiada sulla foglia,
la testa è china ma lo spirito è alto,
Sembra assente mentre fissa la punta delle scarpe, mentre sale lungo quel marciapiede ormai vestito di foglie, deserto su quel tappeto marrone,
una striscia di colore nel grigio urbano;
Con la placidità del signorotto costeggia la folla, ma il suo passo non mente mentre guarda l'ora.
La sua armatura da combattimento è ferma e statuaria,
la sua bandiera verde danza sfacciata, la sua figura sembra fluttuare sotto i lampioni, ma dentro qualcosa brucia.

Ora quella mandria di anime ha smesso di correre, quasi tutti i corpi sono piegati dalla stanchezza, dai loro capi si alza il fumo del loro calore, il fumo dei loro sforzi che fluttua tra le lampadine di quei neon.
Lui scivola su quel marciapiede come la rugiada sulla foglia, la testa è china ma lo spirito è alto,
Li guarda dal ciglio della strada, sembra rallentare, esitare appensantendo il passo,
ma poi torna a scivolare sull'umido del fogliame.

L'asfalto gelido è ora coperto di calore umano, tutti si prostrano in questa notte di luci artificiali, tutti quelli che sbracciavano e gridavano verso quella luce la infondo, ora non sono altro che esseri umani ai minimi termini;

Questi soldatini schiavi nelle loro prigioni d' aria, lo fissano con il capo poggiato sull'asfalto, la loro pienezza di vuoto si risolve in un macabro sorriso.

Ora improvvisamente la sua corsa si arresta, il viso è contratto in una maschera di stupore, viaggia con lo sguardo su quei corpi animati ma inermi ed un lampo di sorriso passa sul suo volto roseo.

Sente i lamenti di quelle marionette sotto le sue suole mentre riprende il cammino;
Lui scivola sulla folla come la rugiada sulla foglia,
la testa è china ma lo spirito è alto,
e pensa quanto bello sia riuscire a pensare, ADDIRITTURA CON LA PROPRIA TESTA.