sabato 22 dicembre 2007

JUST ONE: buon compleanno "Are you in?"


E' stato lungo il cammino che ci ha portato a questo Natale, con le sue luci, le sue eterne melodie, i pacchi, la frenesia per le strade, ed il tepore di un caminetto acceso, quattro amici, e tanta voglia di sincerità.

Abbiamo attraversato, quasi senza accorgerci, il sole cocente di Agosto, abbiamo giocato a nascondino con il freddo ad Ottobre, ci siamo abituati alla dolce malinconia di Novembre, ed ora, a Dicembre, ammiriamo la sfilata di questo bianco inverno, in tutte le sue vesti.

Il suo alito gelito ci fa imprecare e battere i denti, ci fa accelerare il passo, e respirare nella sciarpa, alla ricerca di un Po di tepore, ci fa danzare sotto le coperte, in attesa che passi quel brivido gelido, appena coricati.


Il 17 Dicembre dell'anno passato, per gioco , è nato questo blog, a cui ho dedicato sempre più, tempo, ed ogni volta in maniera diversa.

Anche se sembra strano, è diventato per me un confidente, un modo per rendere più chiara la districata rete di pensieri che spesso mi cattura.

In tanti momenti ho avuto bisogno di scrivere solo per fare qualcosa, in altri diventava un bisogno primario, come una valvola di sfogo, altri articoli sono stati come un urlo rabbioso ed egoista, che corre su righe bianche.

Per festeggiare questo compleanno, dopo le maglie della stagione estiva, abbiamo pensato a qualcosa di ironico, che in questo periodo natalizio, potesse portare qualche sorriso nella 'ombra di un'auto, o nell'intimità di una serata spumante e bestia.


Lunedi' 24 Dicembre, uscirà JUST ONE, un anno di "Are you in?", una raccolta i cover, cantata dal sottoscritto e dallo zio Nico, con la partecipazione della voce bianca Signor Igor Romandini, ed i mago del sound, Max Bighouse.

Ormai l'imminente uscita di questo disco ha infervorato gli animi delle giovani teenager, che hanno preso d'assalto lo studio di registrazione di Monsanpolo del tronto, e lo studio Carta & Carbone della famiglia Troli, responsabili della stampa, e amici di vecchia data dei giovani artisti.

Impazziscono i giornali, che dedicano almeno due facciate all'uscita di Just One, e incrementano in maniera esponenziale, la notorietà del giovane quartetto.


LA STAMPA

Just One, un nuovo modo di interpretare la musica, di viverla, ma soprattutto di cantarla....


ROLLING STONES

Paragonarli ai Pink Floyd sarebbe riduttivo, loro non cantano la musica, la fanno...


SALUTE E BENESSERE

E' un disco che ti prende e ti travolge, ti ammalia e ti seduce con a sua purezza, e ti sbalordise con il suo nuovo stile "PANE E SALAME".....
Verranno stampate 30 copie, naturalmente tutto finanziato da noi, poveri ragazzi piena di speranza, ma con le tasche vuote.
Ogni copia verrà venduta al prezzo di Euro 10, e tengo a precisare, che non c'è alcun scopo di lucro, se non quello di recuperare qualche soldo investito, per questa bellissima esperienza.
Per comprare l'attesissimo disco non lasciare commenti, ma chiamare direttamente o Alino (339/1903862) lo zio Nico /(329/9243539).
Volevo ringraziare vivamente MAX BIGHOUSE E IGOR ROMANDINI, per il grande aiuto, ma soprattutto perche si sono comportati da buoni amici e spero che tali possano diventare, MATTE TROLI per i tour che ha fatto per l'uscita del disco, MIDDIO TRAINI per la serigrafia su cd, e LO ZIO NICO, come sempre una spalla su cui contare che si è fatto in 2 per questo progetto.
BUON NATALE A TUTTI
Il direttore











venerdì 7 dicembre 2007

RELIGIONE?????


C'era una volta un Uomo che camminava su strade polverose, che calpestava la terra a piedi nudi, che respirava consapevole e paziente, l'aria dell'ignoranza, ed il tanfo di bestie travestite da uomini.
Era l'Uomo più ricco del mondo, perché trovava l'oro in un tramonto, o in una goccia di rugiada, perché si emozionava quando il vento gli spostava i capelli, o faceva danzare il grano nei campi, o dirigeva un orchestra priva di strumenti.
Era un Uomo che non aveva pretese, a parte quella di non pretendere mai, nel suo immenso sfarzo, si trascinava tra i sassi, con uno straccio, mente gli altri poveri stolti ignari, erano tutti nudi.
C'era una volta un Uomo, che con il peso della croce ed il dolore dei chiodi, ci ha aperto gli occhi, ma soprattutto ci ha lasciato la libertà di credere o non credere.
Conosco un uomo che cammina in lunghi e freddi corridoi, mentre i suoi tacchi riecheggiano tra le pareti, ed il suo sguardo si innalza imponente, sorretto dai pilastri della religione.
E' un uomo povero e logoro d'animo, mentre baratta l'ingenuità di un'anziana vestita di nero,
con il tintinnio che riecheggia tra le panche di una chiesa.
Il suo titolo e le sue vesti sgargianti nell'oro e nel viola, lo rendono importante agli occhi di una primitiva ingenuità, mentre recita parole che suonano sorde nel suo cuore.
Conosco un uomo, che con il suo materialismo ed il suo passaporto sacro, ha reso possibile il sacrilegio, negandoci la possibilità, ma soprattuto la voglia di credere.

Conosco un altro uomo, un uomo che avanza timidamente,come se avesse paura di svegliare qualcuno, al petto stringe un testo, e nel suo passo lento, con un braccio, cinge le spalle di un giovane.
Non fa miracoli ne magie, ma ha conoscenze da distribuire e diffondere, parole da donare ed una forza che non è di questo mondo.
La sua tonaca, tra i colori cupi dei principi odierni, e più linda e splendente che mai, come la neve in una notte di luna, e le sue gesta sono talmente vere, che ci spingono ancora più verso un grande dubbio, che si chiama FEDE.
Conosco un uomo, uno solo, che trema su quel bastone, mentre a stento si affaccia dalla sua finestra, con una forza, DATA DALL'ALTO.


C'ERA UNA VOLTA UN UOMO, CHE PREDICAVA CARITA', E NAVIGAVA NELLA RICCHEZZA.


CONOSCO UN UOMO CHE PREDICA LA RICCHEZZA, MA ANNEGA NELLA FALSITÀ'.


C'E' STATO UN UOMO CHE HA FATTO CIÒ' CHE GLI ERA STATO DETTO.

sabato 24 novembre 2007

TORNANO GLI ANNI 70'?


Abbiamo passato tante mode, stili e profumi diversi, ne abbiamo calpestati altrettanti, alcuni ci hanno fatto ridere, altri ci hanno affascinato, ma intimidito, altri ancora ci hanno lasciato turbato e scandalizzato.

Ogni hanno è stato marchiato con un costume diverso, con le sue musiche e le sue faccie in bianco e nero, ma c'è stata un epoca che ha fatto da padrona, anni che hanno fatto da principi sugli altri...GLI ANNI SETTANTA.
Ci arriva ancora in loro timido sentore, come l'odore della pioggia, o un tramonto invernale, dura poco ma è intenso, lo ritroviamo prepotentemente intorno a noi, nella giacca di un uomo di mezza età piuttosto "out", o che scalpita nella vetrina più "in" della città.


Anche personalità importanti dei nostri tempi, come il signor Middio Traini, hanno preso quegli anni sottobraccio, sfoggiandoli nel dondolio di un pantalone bianco scampanato alla TONY MANERO, o in una camiciettà tipologia "carta celofan" lilla, facendo moria di donne ai suoi piedi...
Come nn dimenticare i vecchi, cari, svitati BEATLES, che con le loro faccie da schiaffi ed un'inventiva strabiliante, tornano in scena sgomitando tra i vari Tokio Hotel, Ligabue o Robbie Williams, con un gruppo tutto rinnovato, apparte il millenario Paoul Mc Cartney, costretto ogni notte a dormire in un'accogliente camera iperbarica.

Non me ne vogliano i Rolling Stones o pezzi grossi come David Bowie e Prince, ma i quattro di Liverpool si prestavano meglio alla riesumazione.


La domanda da porci è cosa resterà di questi anni? Cosa potremmo dire di aver vissuto, quando ancora la barba era un sogno? Parleremo della lenta ma pericolosa dipendenza all'informatica? Parleremo Della clonazione? Parleremo ella musica house? O magari della lotta di un adolescente contro il cellulare, per non diventare ritardato nella comunicazione?


A parte tutto scusate la deformazione, come dice qualcuno di voi, sono troppo polemico...

domenica 11 novembre 2007

UN CALCIO AL CALCIO


E' facile, nel mezzo di questo torbido ed agitato fiume di tragedie e amare sorprese, cadere nei luoghi comuni, nella frasi fatte o nelle riflessioni di routine;

Ciò che risulta davvero arduo, di fronte ad uno stato messo in ginocchio da uno sport, è l'accettazione di restare a guardare scuotendo la testa, stringendo i pugni ed imprecando, aspettando la prossima tragedia, nella speranza che almeno questa, possa smuovere qualcosa.

Mentre il business calcistico va avanti, trascinandosi dietro il suo fagotto pieno d'oro, i ragazzi si prostrano ad un calcio malato, si lasciano contagiare da quel modo di pensare, di agire e di vivere quei 90 minuti, molto lontano da come farebbe un VERO ULTRA'.

Oggi basta indossare una felpa per essere un discepolo da stadio, basta una discreta conoscenza delle canzoni della curva, basta quel pizzico di coraggio in più, che ti da la forza di tirare un sasso per essere ultrà, basta saper insultare chi ogni mattina indossa la divisa blu, bacia la moglie ed il figlio, ed esce quotidianamente con la paura, di non poter fare più quella strada.
E' inaccettabile usare il calcio come deterrente ad una settimana di frustrazioni, ad una vita piatta, o insoddisfacente, come acqua, per colmare una sete di rivendicazione o come arma, per dimostrare a te stesso di valere piu di ciò che pensi di valere.

Cosi, in una domenica italiana come tante altre, mentre il battaglione calcistico si prepara ai campi verdi, non rimane altro che un giovane con il viso rigato dal sangue, un poliziotto con le mani tra i capelli, ed una grande platea di genitori, che stringono i pugni, mentre i figli allo stadio, stanno già avvertendo i sintomi di questa nuova malattia: IL CALCIO.

mercoledì 31 ottobre 2007

7/12/1924


Erano le mie mani nelle tue che ti facevano grande,
il loro tremolio come fuscelli al vento,
era la tua battaglia del piccolo contro il gigante,
era il tuo respiro affannoso e lento;


Era il tuo passo che mi inteneriva, pesante e sofferente,
a denti stretti serravi il dolore e mi guardavi sorridendo,
ma nella mia innocenza vedevo un valoroso combattente,
ferito ma ancora in piedi, che avanzava barcollando.


Era la tua figura curva nell'ombra che ti faceva vulnerabile,
le tue grida tramutate in un lamento,
uno strazio schiacciato da un pesante animo nobile,
un sollievo lungo un sol momento;


Eri tu che mi prendevi in braccio quando la terra tremava,
e mi accarezzavi i capelli stringendomi al cuore,
tra le braccia la vita di tuo nipote iniziava,
ma dell'ultimo rintocco avevi già sentito il rumore;



Non rimangono solo gialli petali che danzano per il tuo sonno,
ne foto di attimi fermati e terre ignote,
ma rimane l'immagine indelebile di un nonno,
che con il sorriso bagnato dal pianto, ha cambiato la vita di suo nipote.



Mai nessuno come te.


Per nonno Pacì




Un buon Halloween a tutti

sabato 20 ottobre 2007

LA POLITICA E' UN ALTRA COSA...


Tra le tante cose che un ventiquattrenne fa, nei i suoi giorni di studio su di un libro stropicciato o nella monotonia di una scrivania illuminata dal monitor del computer, o magari tra discussioni e confronti con un vecchio amico, ho notato come un epidemia, un nuovo confuso interesse, una pungente e innovativa moneta di scambio, priva di valore, ma carica di rivendicazione: la politica.

Un timore per certi, come me, che si sforzano di trovare in questa sudicia cloaca di corrotti, un appiglio, una mano pulita da stringere ed un principio da abbracciare e difendere per il futuro.

Un arma per altri, che ne trovano sfogo su ogni discorso o riferimento, numeri, statistiche ed informazioni per zittire tutti, un atteggiamento di rivendicazione, bombe ad orologeria pronte ad esplodere alla minima provocazione, la voglia di spalare via merda dall'Italia, solo con la forza delle parole o con la rabbia di un grido o l'ondeggiare di una bandiera.

Compatisco chi si ritaglia un posto nella società rasandosi la testa, indossando gli anfibi ed alzando il pugno in alto senza sapere quel pugno quanti volti ha colpito, senza aver mai sudato per un lavoro o stretto tra le braccia un amico di un altro colore;

Sono sconcertato da chi indossa stracci, si trascina per le strade, portandosi dietro una vita che non è più una vita, mentre papà nel suo studio medico si strofina gli occhi ormai stanchi, chi passa i propri giorni nella fattanza più completa sventolando bandiere, predicando la pace e la volontà di un MONDO NUOVO, naturalmente dopo aver pisciato e vomitato nel portone più vicino.

Non ho la presunzione di dire ciò che è giusto o sbagliato, ma ho la rabbia e la voglia di dire che la politica non sta nelle parole o nei discorsi intorno ad un tavolo, ne nel monopolio di BERLUSCONI o nei vaffanculo di GRILLO, la politica sta nella nostra testa e nella nostra volontà di come viver la vita.


PS:I miei più grossi saluti al Sindaco, ed i piu vivi complimenti per la laurea da architetto, e tante belle cose per un futuro con la valigietta e la matita dietro l'orecchio.


domenica 7 ottobre 2007

MEMORIE DI UN VIAGGIO (in Agila)










Questa "escursione" fuori porta, se cosi si può chiamare, è stato uno sconvolgimento di abitudini, un vortice di novità, una sorpresa inaspettata; le nostre ore in auto erano scandite solo dal rumore delle risate o da una canzone in sottofondo.


Venerdì 28 Settembre: IL PRINCIPIO

Giornata baciata da uno splendido solleone, che batte forte sul tettuccio dell'auto: al volante, più brillante e bello che mai, Middio, che tra una curva e l' altra, comincia a prendere confidenza con quella che poi sarà la sua amante di viaggio: L'OPEL AGILA.

I primi km sono stati piuttosto di studio tra i due, lui cercava di governarla dolcemente, ma lei con le sue piccole rotelle, gli sfuggiva timidamente, sobbalzando ad ogni curva.
Nei sedili posteriori, adagiata come una principessa nel suo foulard, sorridente come nelle foto dei bambini, apprensiva come la mamma con il primogenito, l'ottantaduenne ZIA POMPILIA, grande narratrice di storie ed avventure del passato.
Correvano i km sotto le piccole gomme dell'agila, e tra domande e storie di vita eccoci alle porte di Pistoia: a casa di mia zia ci aspettavano due stanze ai piani superiori, ed una cena nuziale....



Sabato 29 settembre: ARRIVANO I NOSTRI

Sveglia senza occhi per Middio, che perde più di un quarto d'ora nel cercarli e trovarli sotto la doccia.
Dopo una puntatina all'internet point ed una setacciata al pelo pistoiese, in marcia verso la città più affascinante d'Italia: FIRENZE.

Dopo tante visite, l'effetto è ancora quello di essere in una città di altri tempi, immersa nella sua imponenza storica e trabordante di vita e modernità.
Mentre il sottoscritto e Middio, nel museo Da Vinci , scrutavano il fottio di gente come 2 piccoli nobili, dal balconcino che dava su piazza duomo, è giunta la notizia: sono arrivati i rinforzi.
Una scena da film: nel via vai del sabato fiorentino i nostri sguardi si sono incrociati, ci siamo cercati driblando le spalle dei passanti, la piazza si è fatta silenziosa ed il respiro più affannoso, e immersi in un mare di commozione, è esploso l'abbraccio: Teo e Nico ora erano dei nostri.
Camminando tra quelle vie, ci sembrava di rimanere immobili, mentre la città intorno a noi sfilava, nelle sue vesti più belle ed ammalianti che mai.
Dopo tre aperitivi ed una quintalata di stuzzichini, in marcia verso casa...ma questa volta in 4....
Sviene accasciato sul sacco a pelo ancora vestito lo zio, che riprenderà conoscenza solo il giorno dopo, mentre il resto del gruppo ne approfitta per una birra in piazza.





Domenica 30 Settembre: L'ALTO NORD

Lo Zio ci saluta alle 8:30, nella fresca brezza mattutina, la zia prepara la colazione in cucina, ed uno "STRONZO", nel vero senso dell parola, ci rovina il risveglio, annegando i nostri buoni


propositi nel fetore di un bagno.
Mi riprenderò dal nauseabondo shock della "STURATA MANUALE", solo dopo qualche ora...
Riprende a ruggire la piccola Agila, impazziscono i suoi pistoni, ormai ammaliati dalla guida seducente del Traini, che presa un pò di sicurezza e rotto il ghiaccio, comincia a spingere sull'acceleratore, dimenticando sempre più ad ogni kmetro, la bmw parcheggiata in garage.
Come ogni domenica, c'è un aria strana, mentre entriamo nel grigiore milanese, tutto sembra tingersi di rosa...LA GAZZETTA.....cosi le nostre successive 2 ore, passeranno in un forum fatto di statistiche e commenti, costantemente intervallati da grida ed imprecazioni.


Milano ci accoglie nel suo solito muro di foschia ed il suo tappeto di extra-comunitari, nel suo via vai di razze e stili, nel suo lenzuolo di cemento, la scala ci ospita nei suoi lussuosi salotti, ed il duomo finalmente quasi del tutto restaurato, si mostra nel suo accecante chiarore.
Il tour nelle vie del centro continua, guidati dalle due sexy guide Alice e Francesca, in ballerine e vertiginose scollature, un ottimo reagente per attivare il teatrino "TROLI-TRAINI"...
Giunge la sera mentre il sottoscritto, colpito da un improvviso imbarazzo di stomaco, si accampa nel bagno dell'Aperol Cafè, uscendo vincente, dopo più di mezz'ora di agonia;
al tavolo Middio e Matteo fanno gli splendidi in compagnia delle giovani donzelle, sorseggiando prosecco con tanto di gamba accavallata e sigaretta; più tardi poi, laveranno piatti e bicchieri, per pagare il conto.
Saltati in macchina, continua il flirt tra il giovane Middio, e la piccola Agila, che romba eccitata verso Busto Arsizio, un nuovo alloggio da scroccare.
Chiedo vivamente scusa ai miei compagni di viaggio, se quella sera mente loro dormivano, io ero impegnato a fare altro...



Lunedi 1 Ottobre: L'ANTICA ARTE DELLO SCROCCO

Dolce sveglia per Alino, che si ritrova nel mezzo di due materassi adagiati per terra, con la fiatella di Traini sul collo, ed il gomito di Matteo tra le costole....
Quando il sole è ormai alto nel cielo bustocco, via verso Milano, giusto il tempo di prendere una multa di 100 euro per zona a traffico limitato, per poi deviare verso Crema;
un dolce paesino, disteso su di una pianura verde come la padania, disseminata di fattorie e ricca di odori stercorari, un piccolo comune che ci ha saputo accogliere, riempiendo le nostre instancabili pance.
Questa volta è Valentina che ci accoglie, aprendoci le porte del suo ristorante, offrendoci una miriade di cibarie, fiumi di vino e grasse risate, soprattutto sul mal capitato Traini.
Tra caldi soffi posteriori e imbarazzanti rutti, la piccola Agila torna a galoppare sul bollente asfaldo autostradale, e mentre Alino e Troli svengono sprofondando nei sedili, Middio può consolidare il suo rapporto con la piccola city car, dichiarandole apertamente il suo amore.




Martedì 2, Ottobre: IL BATTAGLIONE SAMBENEDETTESE

Arriviamo a Bologna all'imbrunire, esausti ma frizzanti: il signor Traini dopo aver guidato tutto il tempo in camicia nera, blue jeans e Prada, scende dall'Agila più arrapatello che mai, seguito da Alino e Matteo, ancora storditi dal sonno.
Tra le incantevoli e lunghe viette bolognesi, ci attendono ansiosi Mario, Laura, Sandra, Ele ed Adalberto, fedeli e feroci rappresentanti della riviera delle palme, pronti per una 3 giorni di delirio, tanto per spezzare la monotonia universitaria.

Tutti riuniti, eccoci, belli come i take that, forti come il battaglione garibaldino, duri come i trivellatori di armageddon e dolci ed eterni come i pooh.
Allora via con tintinnanti calici di vino, denti ombrati e posacenere pieni, olive, pizzette e affettati, archi antichi, portici, ombre, lanterne, risate, san pietrini ed una grande passione: l'amicizia.
Ancora un grande colpo da fortunello per Alino, che defilatosi fuori dall'irish per la pausa SBRAIZ, come nelle favole, incontra 2 tipetti vestiti di blu, con torce e tanta voglia di tornare in caserma accompagnati...ma un lesto gesto di Ada risolve tutto, in una nuvola di tabacco e dolce cioccolato.
La mattina seguente un altre belle notizie per il Pierga, che perde la parola per dodici ore buone, per poi ritrovarla la sera, in una cena a base di bruschette con salsa tonnata, salcicce, carne, vino rosso, il tutto contornato da un sottofondo musicale all'Italiana, dado knor, e dalla foschia del barbecue diretto da Middio, seriamente esposto ad un ricovero per intossicazione.
Lisa, gentile padrona di casa, ci ha offerto il suo terrazzo, per sofisticate ed intriganti conversazioni, in modo da far sfogare verso il cielo bolognese, la miriade di cazzate, minuziosamente partorite da menti, ormai lese dalla serata.

Mercoledì 3 Ottobre: AGILA VAN

Si svegliano con dolci coccole Middio e Matteo, tra un intreccio di piedini caldi ed un puffetto sul naso, mentre un paio di KM più in la, si sveglia il Pierga nel suo sacco a pelo, morbidamente adagiato sul comodo pavimento, su cui poi lascerà 3 vertebre.
Ormai dimenticata la BMW, Middio fa di nuovo sua l'Agila, che ormai estasiata, carica 5 persone con tanto di bagagli, mentre le piccole ruote scompaiono dietro la carrozzeria.....

La mia piccola, instancabile compagna di viaggio, ha mangiato e digerito la bellezza di 1220 km, sopportato i tanti fondoschiena, che vi si sono poggiati, superato con indifferenza Carrera e Mercedes, con l'umiltà di chi non vale più di 10000 euro.
Credo che siano le esperienze come queste, quelle che rimangono nella mente, come il libro letto ed appoggiato sulla mensola, come il primo giorno di scuola o l'esame di terza media, una piccola frazione del nostro tempo, che rispolvereremo magari tra le risate, di un gruppo di vecchi amici, che si ritrovano.
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato, in modo particolare a Middio, e tutti quelli che ci hanno dato la possibilità di scroccare pesantemente....



giovedì 27 settembre 2007

FRANCAMENTE, ME NE INFISCHIO


Francamente me ne infischio di chi se ne infischia di me;
di chi ti inietta falsità, con le sue strette di mano,
decise come una morsa e fredde come l'indifferenza;


Me ne infischio di chi cela dietro un sorriso amichevole,
una lingua che si muove irrequieta,
che danza sulle allusioni e vive di diffamazioni;

Francamente me ne infischio di chi si illude di essere parte di un gruppo,
di chi si vende all'illusione che un lavoro, faccia un uomo maturo;

Francamente me ne infischio di chi non distingue una cena, da una cena tra amici,
di chi non si gode una tavolata di ventiquattrenni vestiti da bimbi,
ma pensa ad abbuffarsi, chiudendosi a chiave nella loro camera iperbarica,
aspettando solo la sazietà,
per ritirarsi nelle loro tane, come fantasmi opalescenti;
Francamente me ne infischio di chi baratta una vita felice per soldi,
di chi scala montagne di umiliazioni, solo per un luccichio lontano,
di chi costruisce progetti futuri, con basi di monete e tappeti di banconote,
me ne infischio di chi davanti a tanto sfarzo,
si scende le mutande, trovando conforto in un letto freddo.

Francamente me ne infischio di chi porta a spasso la vita su di un binario,
sempre lo stesso,
con gli stessi paesaggi e le stesse stazioni;

Me ne infischio di chi fa scintillare le rotaie, che investe, calpesta e lincia,
di chi non si cura delle persone che ha accanto,
di chi davanti alla sofferenza, rimane indifferente;


Francamente me ne infischio di pregiudizi e luoghi comuni,
di discriminazioni da quattordicenni o sussurri da vecchie zitelle,
di sguardi sfuggenti tra nuvole di fumo,
di sentenze battute sulla corte dell'ignoranza.

Francamente me ne infischio di chi si accontenta di guardare,
di chi l'unica cosa che scruta è la sua immagine riflessa;

Francamente ancora mi innamoro,
di chi sa osservare, non dal palco, ma dalla platea,
e nelle piccole cose, vede grandi cose.


PS: Non è un modo di voltare le spalle alle ingiustizie o di fregarsene di ciò che ci circonda, è l'arrendersi al cospetto di tanta superficialità, vivendo la propria vita su un riflesso contrario.

AlessioPiergallini

sabato 22 settembre 2007

Piacere, ANDY WARHOL


Figlio di immigrati slovacchi di etnia Rutena, mostrò subito il suo talento artistico, e studiò arte pubblicitaria al CIT (Carnegie Institute of Technology, conosciuto ora come Carnegie Mellon University) di Pittsburg. Dopo la laurea, ottenuta nel 1949, si trasferì a New York.

Warhol ha supportato e sperimentato altre forme di comunicazione, come ad esempio il cinema e la musica: ha prodotto alcuni lungomatraggi e film, ha supportato alcuni gruppi musicali - in primis i Velevet Underground con Lou Reed, la cui famosissima copertina dell'album d'esordio è stata disegnata dallo stesso Andy Warhol, ha scritto libri e biografie. Il pensiero commerciale di Andy Warhol spaziava in ogni campo. Blow Job (telecamera fissa per 35 minuti sul volto di un uomo che riceve una fellatio) e Lonelos Cowboy sono alcuni esempi di film che ritraggono la cultura gay newyorkese del tempo, censurati e distribuiti solo con il passaparola. Altri lavori, certamente d'avanguardia, mostrano ad esempio 8 ore di sonno di un uomo: in soli 5 anni, cortometraggi e lungometraggi di sperimentazione artistica attraverso la telecamera.


Un ringraziamento ai critici d'arte Luca Troiani, la consorte, ed in particolare "grazie" al PROTETTO di Vittorio Sgargi, nonchè suo nipote Middio Traini, entrambi grandi uomini di immenso spessore, nell'ambito dei beni culturali e delle belle donne.


Andy Warhol Museum di Pittsburgh, Pennsylvania



Art Gallery of Ontario di Toronto, Canada



Tate di Londra, Inghilterra



Moma, The museum of modern art, New York

lunedì 17 settembre 2007

News.....





Scorrono velocissime le settimane di settembre, scorrono altrettanto veloci i gossip, le curiosità di bocca in bocca,e le nuove proiezioni cinematografiche.


Esordio per Gianfranco Meletta, che per questo film ormai super pubblicizzato dai media, si cala nella parte di un giovane americano, fortemente radicato negli ideali nazisti, e sconvolto da una passione sfrenata, una voglia maniacale, un desiderio libidinoso di carne rumena.


Una storia intrecciata tra sesso e passione, odio e violenza;


la rivendicazione di una storia macchiata dal sangue....

L' uomo che è riuscito a cambiare la storia,

il rockettaro dal sorriso dolce,

il nazi che ha saputo scegliere tra la svastica e la FXXA...


AMERICAN HISTORY X


Dopo la razza ariana, la razza rumena







Naturalmente l'esito del sondaggio proposto la settimana scorsa "Qual'è stato il rimpianto più grande di questa estate?", ha visto come risposta più cliccata:



NON AVER PICCHIATO PATRIZIO



Grazie per la partecipazione, il prox anno ci organizzeremo

martedì 11 settembre 2007

SETTEMBRE




Cosi anche quest'estate se n'è andata, una altra aggiunta alla nostra lunga lista di caldi mesi passati sulla sabbia, di corse in bici e di solleoni gomito a gomito sotto l'ombrellone;


anche quest'anno un nuovo chalet ha fatto da cornice ai mesi più libertini dell'anno, e come ogni volta, ci siamo adattati alla grande, con il nostro pallone tra i piedi, le partitelle da rete ferrata, e da quest'anno anche le moretti, giusto per dare alla nostra salute, una mazzata in più.


Il "Blumarine", ci ha costretto a tramutare i nostri timori (i miei per primo), in grasse risate ed ampi sorrisi, che hanno caratterizzato una stagione estiva, in cui siamo entrati in punta di piedi, e ne siamo usciti stanchi, ma con il sorriso sulle labbra..


Quelle che prima ci sembravano bronzi di Riace, unti e fieri nei loro slippini, non si sono rivelati altro che spensierati trentenni, con le loro sbronie, le loro partitelle da coltello tra i denti e le loro serate, con l'ottimo vizietto della Fxxa.


Quello che sembrava essere uno chalet circondato da un aura di "Fighetteria", avvolto nelle sue belle travi di legno ed il suo stile ricercato, si è rivelato l'umile dimora di un titolare, che preferirei Più chiamare "un innocente 40enne", con la sua assoluta gentilezza, e la sua maniacale disponibilità, il suo sex appeal dietro il bancone, ed i suoi inimitabili coktail alla benzina.


Questo è ciò che vediamo, se ci voltiamo indietro, ma ora non ci resta che schiacciare il naso contro il vetro freddo della finestra, mentre fuori i rami ballano, sotto l'incantesimo del vento, e la luce fugge sempre più veloce, cosi Settembre chiude il suo sacco pieno di caldi ricordi estivi e se ne va, lasciano spazio al grigio ed alla monotonia, che tra qualche tempo, non sarà altro che normalità.
Il Direttore
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Beh non sono il tipo da commenti strappa lacrime, filosofici e tendenti al trip mentale, cmq un grazie a quest'estate che pur essendo passata come una folata di vento, ci ha travolto in un vortice (+ o -) di divertimento e spensieratezza.....un periodo passato sotto l'ombrellone e al sole cocente in cui ho potuto anche coltivare o riscoprire amicizie , rapporti rimasti in letargo nell'inverno di quest'anno.....un grazie ad Alino ke con il suo "savoir faire" è riuscito a far divertire un iceberg come me, riuscendo anke a scongelarmi con l'aiuto di 2 grandi amike come Laura ed Eleonora, grandi consigliere, compagnone e donne dal fascino innato (vi amo)....a Giorgio la mia fidanzata ke oramai mi ha cornificato con le sue varie donne....e all'amore morboso per London ke lo porterà di nuovo lontano da me(meno male.....tanto ti tiene a bada Silvia) QUESTIONI DI POKE.....all'Architetto ke con o senza estate mi ciuccia le palle fino allo sfinimento.....a Baggio ke purtroppo non ho saputo coltivare, ha buone potenzialità...ma me lo dovevo portare un pò più spesso in qualke serata all'insegna della sbornia e delle belle donne (PURK!!!).....a Teo ke con i suoi comizi sotto il solleone ci ha fatto odiare sempre di piu i COMUNISTI.....ai falsi salutisti/puristi, il duo delle meraviglie Marco/Marco ke ahimè non mi sono potuto godere in alcuni sabati passati al Johnatan, siete stati il tormentone dell'estate dell'estate!!! VIZIOSI!!! a Frigorin....uomo dalle 1000 e 1 risorse, fin ora nascoste!!! Cerca di essere sempre te stesso ke sei uno spettacolo...e a Maycol....grande "pollice verde" organizzatore di incontri tematici sulla "omeopatia e coltivazione di erbe curative...."....a Nico e al suo amico Montenegro.....ce l'hai fatta a salvare il cavallo?...a Danilo Otto, ke in tutta l'estate ha cercato di farmi cacciare più di 5 euro x le Moretti....ma nn ce la farai mai a spillarmi di mano i soldi....tornano sempre dal padrone....a Cristiano un grazie di esistere!!! l'unica persona ke mi diverto ad offendere senza ritegno...sei una musa ispiratrice!!! A Salsi...con la sua pacatezza e compostezza degna di un Lord....il vero signore sei tu....A Patrizio, ke ogni tanto ammetto di aver lasciato nel dimenticatoio...ma sempre disponibile e pronto a partire alla kiamata...Al KABUBI....grazie di tutto, anke se quest'ultimo periodo ti avrei insanguinato volentieri...colpa del Simonato ke mi ha passato il suo odio x te da quando si è fidanzato ed è scomparso (o quasi)....al MUBI ke pazientemente ha sopportato il Kabu ......quando si riformerà la coppia d'oro dei più grandi playboy della riviera?!?! VAI KABUUUUUUUU!!! DOVE STANNO LE SERATONE KE ABBIAMO PASSATO AL DA ANDREA CON LE TARDONE EH!?!?! A Geggio....grande criticone comunista e rompi palle....ma se non ci fosse lui ke ogni tanto ci prende x le orekkie dove saremmo andati a finire?!?! A Cicci e a Osso....grandi spalle (in primis Cicci), attori non protagonisti, caratteristi, dalla presenza sicuramente forte ed incisiva...KNUUUUUUUUUUUUT!!!! Un grazie di cuore anke a tutte le altre donne dell'ombrellone....ke hanno saputo distogliere gli sguardi dei loro amati dai fondoschiena o dai seni prorompenti delle nostre "vicine"....un bacio soprattutto a Ilaria e Chiara (ci sposiamo si o no Testaaaaa?!?!?!) ke hanno saputo allietare qualke pomeriggio soporifero sotto l'ombrellone.....un bacione one one alla biondona svedesona e tanta...ma tanta tanta....INGAAAAAAAAAAAA!!!! I LOVE YOU SO MUCH!!!! Un grazie anke a FRANCIIIII ke mi ha saputo risvegliare ogni mattina con le sue colazioni da 10 e lode (peccato i cappucci ke mi fai sono slavati).....beh ora ke finisco a citare tutti mi prende una crisi epilettica....vorrei solo ringraziare di nuovo il Kabu x il suo ferragosto alla Miami by Night....a Giorgio ed Alino....ke mi avete assistito nel momento del bisogno in quella grande serata ke non si sa come (gli studiosi stanno cercando ancora i motivi per cui siamo andati di fuori tutti e 3 insieme appena siamo entrati in contatto visivo...non vi preoccupate li pago io gli scienziati) UN GRAZIE ANKE ALLO SCIENZIATO KE MI HA FORNITO DI UN MEZZO DI LOCOMOZIONE DEGNO DI UNA LAMBORGHINI!!!! Un saluto a tutto il resto della ciurma ke non ho menzionato....sto scrivendo x inerzia quindi potrei anke non smetterei mai....grazie BLUMARINE...CI SENTEM.....P.S. : ANDATE TUTTI QUANTI A CAGARE!!!!!
Il Risolutore

sabato 8 settembre 2007

ASTIO ETERNO




Si rinnova la sfida più sentita, la soddisfazione più grande, o il bruciore più acuto, l'azzurro celestiale dei colori italiani, o il blu accesso dei francesi, ancora avvelenati da quel 9 Luglio.






I Tedeschi hanno ragione, siamo dei PARASSITI.
Ed hanno ragione anche I cugini Francesi, siamo MAFIOSI.
Siamo Italiani, nel bene e nel male.

Però, quanto meno:


- non abbiamo nomi da froci come TIERRI', FRANSUA', ANTUAN.
- non abbiamo impronunciabili nomi da nazista come LOTAR, GUNDAM,
CRASFGRANDAR.
- non abbiamo baffi biondi da tamarro.
- non portiamo il pane sotto le ascelle mentre camminiamo ......... perchè
Non è igienico.
- non mettiamo I sandali con le calze ....... perchè fanno cagare.
- la nostra cucina non sarà "NUVELL", ma almeno le porzioni sono umane, e
Non da canarini.

- anche noi abbiamo buon vino e buona birra, ma non scassiamo le palle al
Mondo sostenendo che siano I migliori.
- non abbiamo i coprivolante delle macchine in peluche.
- saremo anche PARASSITI, ma ogni estate non occupiamo la Toscana o la
Riviera Romagnola pretendendo di trovare
Wurstel e Crauti in spiaggia o I cartelli stradali bilingue
- le nostre donne (nella maggior parte dei casi) non hanno acconciature
Tardo-anniottanta o ossigenature paurose da pornodive, da noi la permanente
è Oramai fuorilegge, così come gli slip ascellari.
- I nostri giocatori sputano, è vero, sfottono, è vero, giocano duro, è
Vero.

Però non tirano testate, e se lo fanno a nessuno viene in mente di
Premiarli
Come migliori giocatori di un torneo.
- se uno dei nostri giocatori prende 5 giornate di squalifica per una
Gomitata, non gridiamo allo
Scandalo, anche se la televisione che lo ha ripreso non è ufficiale. Al
Limite uno tira una bestemmia, ed è finita lì.
- non ce la tiriamo con tutto il mondo per una caxxo di torre di ferraglia
Rugginosa.
- quando un Italiano va in un altro paese, tempo sei mesi e impara la
Lingua.
Quando un fottuto Tedesco viene in Italia, e mangia in Italia, e guida una
Ferrari (macchina italiana) per sei anni, impara l'Inglese (!).
Platini, LE RUA', era sì Francese, ma giocava in italia.

Zidane, L'IMPERATUR, è si Francese, ma è esploso in Italia.

Thierry ha giocato in Italia,

Vieira pure.

La domanda è: c'è qualche caxxo di Francese che è capace di imparare a
Giocare a calcio senza venire in Italia?

Quando noi perdiamo ai rigori si chiama SFIGA. Quando vinciamo si chiama
VENDETTA............ Ed ha un sapore buonissimo.

- Saremo anche un paese diviso, ma non eravamo noi ad avere un muro.


- la pizza è nostra. E' Buonissima e ce la invidia tutto il mondo.
- L'OMELETTE è solo una caxxo di frittata.
- vuoi mettere un wurstel con una soppressata Calabra?!

Potrei andare avanti all'infinito.
Le differenze socio-culturali sono moltissime.
Ma per adesso va bene così........... è Solo l'inizio.
Abbiamo altri 4 anni per fare quello in cui noi Italiani siamo davvero e
Senza ombra di dubbio gli indiscussi Campioni del
Mondo nel
PRENDERE PER IL CULO!!!!


Anonimo

giovedì 30 agosto 2007

TRISTEMENTE ANTONIO PUERTA




Ogni giorno, quando siamo in auto, e la radio parla monotona,

o quando siamo a tavola,

ed ogni boccone e più amaro da mandare giù , mentre le immagini passano folli sullo schermo,

O per la strada,

mentre ci guardiamo le scarpe e dinnanzi a noi, si parano tristi i titoli in bianco e nero,

freddi portavoce di una società patologicamente spacciata, l'abitudine ci sovrasta.

Fino a qualche anno fa, quando la cronaca nera era un tabù,

di tanto in tanto filtravano notizie di colpi di testa, squilibrati o seral killer,

lasciando tutti sbigottiti davanti a tanta follia.

Oggi i nostri occhi sono stati abituati a proiezioni tempestate di violenze e abusi,

e le nostre orecchie addestrate a pianti e grida di madri disperate....


Le nuove generazioni hanno imparato a convivere con l'atrocità di un delitto e la disperazione di una vendetta, ma cosa peggiore, hanno appreso dai media, spunti per finire su una pagina di giornale, un giornale su cui poi si verseranno lacrime amare.


L'informazione, e quella curiosa sensazione che si provava una volta, subito prima di aprire il quotidiano o accendere la tv, si è tramutato in un teatrino degli orrori, una tristissima rappresentazione dove il sipario non viene mai giù, dove ogni epidemia virale dei nostri tempi, ci è sbattuta in faccia con una tale violenza, da farci voltare dall'altra parte.



La follia umana non è più follia, ma quotidianità, non è più il triste destino di qualcuno, è solo quella insostenibile sensazione, che si propaga, sgomitando tra le menti umane, per arrivare alla foce degli intelletti più fragili e più vulnerabili, non è altro che una peste portata, dall'esasperazione di un'informazione esagerata.




Nonostante la nostra sensibilità sia forgiata da costanti scosse emotive, vedere un ragazzo di 22 anni, che improvvisamente si accascia a terra, fissando ad occhi sbarrati il compagno, inerme davanti a tanto dolore, un dolore che non dovrebbe appartenere alla sua età, ancora ci fa sospirare e scuotere la testa....


Un ragazzo come tutti noi, con le sue insicurezze, le sue burle, le battute e le serate, un giovane con la passione per il calcio, per il divertimento e magari per la birra ed i bei momenti tra amici, Antonio Puerta non era altro che un uomo, appena affacciatosi alla vita, ed il suo non era altro che un fragile cuore di un giovane padre, fermato dopo soli 22 anni.


Non voglio cadere nella monotonia o nei luoghi comuni, ma credo che noi, veri malati di calcio da una vita, è il minimo che possiamo fare, per quello che sarebbe potuto essere "Uno di noi", con la sola differenza di non aver potuto scegliere.....




Alessio Piergallini








….sono passate oramai le due di notte e non riesco a trovare sonno…


A questa sorta di insonnia forse contribuisce il video che da poco ho trovato scaricato qui sul pc…sarà sicuramente opera di mio fratello.


Il video si riferisce agli ultimi istanti di vita di Puerta il giocatore del Siviglia da poco scomparso.
Sono state spese mille parole su questo povero ragazzo, 22 anni , una carriera davanti
a sé da incorniciare.


Bello, ricco, famoso e con un talento calcistico che ha dovuto fare i conti con una disfunzione cardiaca, sottovalutata dai medici spagnoli, che nel giro di tre giorni l’hanno portato via dai suoi cari.


Ho rivisto delle immagini a seguito della sua morte che mi hanno colpito, tifosi di Siviglia e Betis da sempre divisi da un esasperato campanilismo, uniti, quasi fossero gemellati, urlare il nome di Antonio. Il dramma viene acutizzato dal fatto che la giovane moglie sta per donargli a breve un bambino. Se ripenso alla sua giovane età mi viene un magone fortissimo, e se ripenso alle visite mediche diciamo “leggere” che il calcio spagnolo effettua sui suoi professionisti be li subentra la rabbia. Prendetele come uno sfogo queste poche righe, ma vedere un ragazzo che muore per una leggerezza del genere e pensare a tutto ciò che circonda il mondo del calcio bé mi viene voglia domani sera di spegnere la tv e piuttosto che seguire la partita
fare un brindisi con gli amici di una vita, Antonio avrebbe preferito seguirla seduto accanto ai suoi amici magari con un ruolo da dirigente piuttosto che da lassù...


Spero di non essere stato troppo banale… A stasera…




Il redattore Marco Vicari


FRASE DEL GIORNO: The show must go on...

sabato 18 agosto 2007

FERRAGOSTO: porte aperte a Villa Galieni


Sembrava più una brezza primaverile che estiva, quella che ci accarezzava il viso, mentre al galoppo degli scooter, fedeli compagni di ritorni debilitati, galoppavamo sull'asfalto ancora pregno del sole di Agosto.


La via era buia, ma si potevano distinguere, coperte da veli scuri, una miriade di sagome d'auto, che scrutandoci nell'ombra con i loro fari, sembravano darci il benvenuto.


Varcata la soglia e superati i due cani sentinella, eccoci nella tenuta che ogni estate, disegna lo sfondo al ferragosto, spalancando una serata, da cercare nella mente, pezzo per pezzo, nei giorni successivi....


Villa Galieni era la, luminosa e nascosta tra la vegetazione, calda e riservata, gelosa dei suoi ospiti, che ora battevano il suo pavimento facendo fischiare la gomma, o risuonare tacchi, che sfilavano sotto gambe abbronzate e lucide, nel bagliore delle lampade.


PAGELLE


Guerrino 6: meriterebbe un 10 per la maniacale cura con cui ha messo su baracca e burattini, ma si gioca tutto. Crea e distrugge un sogno al sottoscritto. Mangiafuoco


Antò 7: sempre al top quando c'è da fare serata, usa le mani con una velocità ed una leggiadria che non sono di questo mondo. a presto provino con Tony Binarelli. Prestigiatore


Cicci 7: responsabile del bancone, offre sorrisi ed un po' di cirrosi epatica a tutti, spianandosi la strada verso letti smontati e federe macchiate. Delicato


Meletta 6: è ormai lontana la cena sacrificale alla bocciofila con annessa sbornia, ma ci offre comunque una stupenda maglietta smanicata, che mette in risalto le braccia pluritatuate acchiappa rumene. La mattina seguente è stato visto passeggiare in spiaggia con una chitarra elettrica a tracolla ed una donna per la mano, entrambi nudi. Metallaro


Geggio 6: sempre impeccabilmente composto e con i piedi per terra, non si lascia trasportare dalla corrente dell'alcool che scorre a fiumi, ma anzi si preoccupa della riuscita della festa, mentre il padrone di casa si ubriaca. Signore


Luca T. 7,5: riesce stringendo i denti, a trattenere l'invasamento, ma molla quando muore il neurone ucciso dall'alcool e gli si presenta davanti un microfono "Fiaccola da Giardino" con annesso kerosene, e comincia ad intonare "HEY Julia", seccando tutta la vegetazione intorno. Coraggioso


Patrizio 5: Sorpende tutti lasciando a casa i mocassini di Don Matteo e la camicia Ralph Loren, presentandosi con la maglia "Are you in?". Vaga per la festa senza neanche lanciare un urlo disumano o almeno un rutto simbolico, ma in compenso lancia sguardi a giovani signorine di 11 anni, presenti alla festa. Palle piene 2, "Si , portatemi in carcere"


Massi 6: anche in questa serata la passa da salutista, ingoiando litri di alcolici e facendo strage di cellule celebrali, ma il degenero lo tiene per Urbino, qua non vale la pena. Picenambiente


Frigo 8: dove ci si fa male lui c'è; non perde un occasione ne di inquinarsi il fegato ne di frustarsi i polmoni, e termina la serata setacciando con il retino i summer games, alla ricerca di una qualsiasi forma di vita femminile. Fattone


Zorro 6,5: calibra bene le bevute, ma una goccia di troppo fa traboccare il tutto, creando lo scompiglio nella sua calma e pacata mente. Passerà più di mezz'ora a pomiciare con il microfono, cantando tutto il repertorio italiano a mo "Coro dell'antoniano". Rinato


Marco T. 8,5: il suo cervello gli da la libera uscita per una sera, peccato che poi non troverà più la strada di casa. Fa suo il karaoke, improvvisandosi cantante di sagra, e azzardando delle intonazioni da paletto d'argento nel cuore. Il resoconto della serata sono 3 finestre frantumate dalla sua ugola leggiadra. Campana

Ele 6,5: anche lei per bere non si fa pregare, ma rovina il suo voto, sprofondando sull'amaca per tutta la serata, senza darci nemmeno la gioia di un balletto o una canzone; il balletto lo farà qualche ora piu tardi in spiaggia, con la sua dolce metà. Pigra

Filippo 7: il perbenista per eccellenza, colui che ha fatto della lucidità, uno stile di vita, sorprende tutti e si lascia trasportare, dal grande fiume in piena di alcolici. Surprise

Laura 9: se fossero tutti come lei, ci sarebbe stato bisogno delle camicie di forza, e del filo spinato; dopo esser diventata un habitué del bancone alcolici, si trasferisce nella zone relax, dove dopo un paio di balletti infuocati alla "shall we dance?", collasserà, spegnendo pian piano i suoi occhi. Nella notte poi, allagherà casa troiani di succhi gastrici. Perde il massimo voto per l'eccesso di fattanza. Smisurata

Chiara e Ilaria 6,5: non si abbandonano alla musica, ma preferiscono la comodità della sedia in giardino, e di due chiacchiere in tranquillità, sotto la brezza serale di Agosto; Naturalmente, da buone alcolizzate, il bicchiere è sempre con loro. Anonina alcolisti

Domè 6: osserva placido il degenero in compagnia di uno spiedino e della birra; quando allenta le bevute per paura di ubriacarsi, si rende conto di essere già ubriaco. Spettatore

Marty 7: passa tutta la sera a saltare di bicchiere in bicchiere, attingendo da tutte le cannucce degli invitati, sino al momento in cui decide di passare al canto, creando lo scompiglio. Capiroska

Giorgio s.v.: serebbe troppo riduttivo dargli un voto, vista la toccata e fuga, ma basta una mezzora in sua compagnia, per svoltare la serata, per respirare un aria diversa...Polvere di stelle

Mario 8: Non fa niente di particolarmente sconvolgente, ma è in serata e ce l ha scritto in fronte; Sprizza vitalità da tutti i pori, tiene il radar perennemente acceso, e vaga per i tavoli, brillando nella sua camicia gialla. Miami Vice

Dany e Fra 7: arrivano super attivi, e comincia la corsa verso l'ebrezza; tiene banco il signor Ottaviani, che dopo circa un paio d'ore, scoperta l'amaca, assume le sembianze di un vegetale. Più tardi poi sarà la madre di Guerrino a fermarli in giardino, mentre si avvinghiavano. Vogliosi

Walter 7: da sempre la coscienza di Guerrino, il suo consigliere e l'amico; Non poteva mancare nell'organico della festa, come non potevano mancare gli sfottò al padrone di casa, le battute e qualche sberla di routine. Angelo custode

Matteo 4,5: aveva semplicemente la testa da un altra parte; pur cercando di deviare con un "ho sonno", quella non era la sua festa. Dopo un ora circa, di abbacchio ed occhio socchiuso sulla sedia, si è dovuto chiamare il pronto soccorso per rianimarlo. Massaggio cardiaco


Vi prego di scusarmi se i nomi riportati non sono tutti, ma non ho avuto il piacere di scrutare la totalità degli invitati.

Per segnalazioni importanti sulla serata, contattatemi, sono a vostra disposizione.


Rinnovo il ringraziamento a Guerrins ed ha tutti quelli che hanno lavorato ( BEVUTO), per la festa, a dimostrazione che l'amicizia non si ferma davanti a nessuna differenza di età.


Grazie vecchietti


sabato 11 agosto 2007

VU CUMPRA'?


Ormai l'estate ci ha travolto, ha sconvolto i nostri orari e soprattutto le nostre ascelle: ci siamo purtroppo abituati al lenzuolo umido la mattina, o al miraggio di un pò d'ombra per parcheggiare, a vivere la notte attimo per attimo, a sentire la sua dolce frescura nelle ore tarde, ed arrivare al letto sempre barcollando.



In questa dolce aurea di metà agosto, qualcosa si muove nell'ombra, come per ricordarci che settembre arriva presto, e con lui le partenze, i ricordi, ed i rimpianti di un estate che dura sempre troppo poco; ci punzecchia, ci incuriosisce e ci agita, nascosto tra le pagine di un giornale o tra flash televisivi: IL CAMPIONATO.

Si freme con impazienza mentre il dito scorre lento sulla pagina rigorosamente rosa, del calcio mercato;


Ogni grande nome è un brivido, ed ogni brivido è un giocatore da mettere in cassa.



Arriva a pennello la strabiliante vittoria di Massi, che, ancora inspiegabilmente, caccia dal cilindro 2 biglietti gratuiti per IL TROFEO BIRRA MORETTI, a Napoli.


Poteva passare una notte di pernottamento nell'albergo a 4 stelle, Royal Continental Hotel, sito sul lungomare napoletano, con castel dell'ovo, che ci guarda proprio dall'altra parte della strada, circondato dal mare;

potevamo accettare anche l'essere scarrozzati come 2 lord inglesi per le strade napoletane, con una vettura privata ed annesso autista;

andava stupendamente anche la valanga di squisitezze (rigorosamente gratis), che ci hanno sommerso dalle 18:30, sino all'una di notte, con fiumi di birra, e pance gonfie all'inverosimile....

ma guardare INTER, NAPOLI E JUVE, dalla tribuna d'onore Posillipo, ed il signor presidente DE LAURENTIS affianco, ci sembra davvero troppo.


Noi giovani e piccoli pezzi di un puzzle, fatto di quotidianità, pane e salame, energumeni abituati a fumare la sigaretta sino al filtro per non sprecare neanche l'inchiostro, martiri di cene da 40 euro ed habitué del classico "sciacallaggio da compleanno", di moda soprattutto negli anni passati da concetta, proiettati nel mondo del finto ma bello, dove essere non è niente, ma apparire è tutto.


Noi vincitori, cercavamo di amalgamarci tra questi pilastri dalle tasche piene e le scarpe Più alte, ci sforzavamo di rimanere freddi innanzi alla strabiliante organizzazione ed allo spreco di quel mondo, ma i loro sorrisi bianchi, la loro compostezza e la loro sicurezza, ci polverizzava;

marcando a uomo De Laurentis, ci siamo fatti piccoli piccoli, ed abbiamo scoperto come un uomo può veramente prostrarsi, mettendo a nudo tutta la sua dignità: abbiamo visto la falsità di un accenno, l'indifferenza di uno sguardo, il gelido contatto della stretta di mano di circostanza, la vergognosa vetrina di chi vende sorrisi, per ottenere attenzioni, dal "giostraio"...


Tutto questo è durato meno di 24 ore, proprio il tempo di abituarsi alla "bella vita", al gusto di guardare sempre dall'alto verso il basso....


giusto il tempo di girare i tacchi, scoprire che nel portafoglio ci sono sempre e soltanto i soliti 20 euro, e sorridere fieri di avere ancora una dignità da difendere.


FRASE DEL GIORNO: Dio creò l'uomo perchè lavorasse per mangiare, disse che che mangiavano senza lavorare, SONO LADRI.
Gandhi

giovedì 2 agosto 2007

PENSIERI....


Sarebbe bello usare la facilità con cui molte persone usano la penna, anche nella parola.

Mentre la mano scorre veloce sul foglio bianco, il verbo spesso e imprigionato tra le labbra, vittime inermi di occhi che ci scrutano, aspettando una risposta.

Il pensiero per qualcuno è più fluido e chiaro, tra le righe di un quaderno o tra le lettere di una tastiera,

ma non importa, è comunque un pensiero....

Questo post è tutto per chi trova in un piccolo angolo della proprio "io", un momento da dedicare a se stessi, magari non a lavoro, ma nella propria camera, in solitudine,
quando c'è la voglia non di dire,
ma di esprimere, anche senza firmarsi....a voi la penna.


Di ritorno da Torino,dopo due mesi di distacco da casa,avverto il piacere di quell'aria che solo ora capisco quanto mi mancava... è l'aria d'estate che ogni volta porta con sè tanti ricordi...

Quando ero bambina mia nonna mi caricava sulla sua bici e mi portava al mare: era mattino, l'aria era ancora fresca e l'acqua limpida e ghiacciata..era il momento ideale per iniziare a costruire dei castelli di sabbia, che sfortunatamente non venivano mai come avrei voluto...

Seduta sulla sabbia o a piedi nudi sulla battigia davanti a me c'era il mare: una scia verde-azzurro in continuo movimento che rifletteva le prime luci del sole..

Credo sia proprio il mare a conservare la maggior parte dei miei ricordi: le passeggiate, i segreti ,i pensieri, l'esame di maturità,i lampi in lontananza, le dichiarazioni sui pedalò, una foto, sabbia secchiello formine e paletta, il rumore in silenzio con la sigaretta in mano, le risate e i pianti, le partite a beach, i racconti del mio babbo, le stronzate con gli amici, le dormite sugli sdrai, i bomboloni alla crema, l'alba al mattino, le stelle cadenti, i bagni di notte, la musica, il fuoco..la spensieratezza...Cos'è per me il mare: qualcosa di immensamente vasto e paurosamente profondo, la limpidezza e l'oscurità, il rumore, la pace...una continua contraddizione e una presenza costante....

Come ha detto Giovanni Verga: "Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare"...


S. B.

lunedì 30 luglio 2007

MOSTRI DA CINEMA




Cosa succede quando l'equilibrio di una giovane vita, viene scosso da un'improvvisa astinenza?



Che pensieri possono sfiorare una mente squilibrata, ormai completamente svitata, stufa di continue e violente spugnettate, vedendo l'innocenza e la candida espressione di una quindicenne...



Quando il bagno diventa il tuo ambiente prediletto...



quando la carta igienica si tramuta nel tuo accessorio preferito...



quando la tua vita sociale è parlare con rosee figure aggrovigliate su di un giornaletto...



quando la cecità aumenta ed il tic "UP and DOWN" della mano destra incalza...



è ora di svuotare...

PATRIZIO PALESTINI, HOMO ERECTUS, e con la partecipazione di MICHELE CIAMPANELLA, (nei panni del giovane falegname del paese),


un film di TINTO BRASS....






PALLE PIENE



"quando vuotare è un'urgenza..."
A settembre, nei cinema.





La disperazione di un pugile vietnamita,



la sua voglia di evadere e volare via,



la continua ricerca della sua amata (Fattanza),



il disperato compromesso di massacrarsi pur di trovarla, e collassare di nuovo

tra le sue braccia...



Dal romanzo "Che cazzo ti fumi?", la storia di un amore andato in fumo...



MASSI MAYCOL (Stidi Fori), MARIA JUANNA (Fattanza),



un film di FABIO CACALA



Boxe ring



"Quando essere ammostati, è uno stile di vita..."

lunedì 23 luglio 2007

QUANDO IL PARADISO E' DIETRO L'ANGOLO



Avevo poco più di 13 anni, quando mia mamma, dolce, mi disse mentre spazzava con la scopa in cucina, che il parroco, (allora sconosciuto), organizzava un uscita di una settimana in montagna.








Nella mia ingenuità, feci per correre fuori senza neanche degnarla di una risposta, mai lei mi si parò davanti, mostrandomi alcune foto sgualcite, che la ritraevano in mezzo a tanti altri visini grigi, coperti da un alone di altri tempi, ma sempre la stessa carica ed innocenza fanciullesca.




Non conoscevo la montagna, i suoi silenzi, e le sue voci, non conoscevo l'imponenza di un monte ne la pace del suo tramonto, la violenza del suo sole ne il suo fresco sospiro serale;




nella mia piccola stanza dei pensieri, la montagna non era altro cieli azzurri, prati verdi, insetti e fredde nottate.




Proprio quell'estate, ho scoperto un'alternativa stupenda, al mare o alle corse tra le strade del quartiere, nelle calde giornate estive.





Adesso, dopo dieci anni, è bello evadere qualche giorno, dalla routine e dal caos, che soprattutto di questi periodi, si posa sul suolo sambenedettese, ed è altrettanto bello tornare anno dopo anno per i sentieri di Foce, sentirti più grande ogni anno che passa, rivedere quelli che erano i tuoi comportamenti, nei gesti di un bambino, scrutare nei suoi occhi la tua ingenuità, di quei tempi quando una giornata sembrava un secolo, quando per dormire si univano i letti in camerata per la paura, quando un ingenuo interesse femminile, era osannato da tutti, ed ogni sera si apriva davanti ai tuoi occhi la speranza, anche solo di una carezza....





Ho rivisto quel ragazzino là, infondo al tavolo del refettorio, sempre in silenzio, con lo sguardo fisso sulle sue mani, deriso per la il suo talento nei giochi di cultura; ed ho rivisto quel giovincello spavaldo, con la palla tra le mani, il suo sorriso sfacciato, e la sua lingua, capace di adattarsi ad ogni situazione.




Poi ho rivisto Alessio, che come ogni anno si trova con nuove risposte e nuove domande, forse sempre meno sereno, ma comunque disposto ad emozionarsi, spettatore di una trottola di cambiamenti, sempre più evidenti.




Amo Foce per i suoi scorci, ed il suo odore, per i suoi colori e la sua bellezza incontaminata, ma forse dopo tanto tempo, la amo ancor di più perché, mentre tutt'intorno un turbine di cambiamenti ci appannano la vista, lei è sempre li, come allora, con i suoi muri di roccia ed il suo tappeto verde, un posto che non ha mai conosciuto i segni del tempo per me, una delle poche cose che appartengono al mio passato, ma posso ritrovare calpestando quell'erba, o scalando quelle vette, emozioni del passato che ora si tramutano in splendidi sorrisi, un acerba maturità che tra quei monti e quei visi di bimbo, è costretta a riprendere la strada di casa.


Spero davvero che quel piccolo angolo di paradiso, nascosto tra le braccia della natura, rimanga cosi, bello ed antico, che possa continuare a sorprendermi, anche quando i miei anni non saranno piu cosi leggeri.


Grazie Don


PS: Un saluto a tutte le pesti, che ogni anno mi danno la gioia di staccare la spina.


domenica 15 luglio 2007

MUSICA, COME PIACE A NOI





Procede velocissima l'estate a SBT, noi giovani custodi della riviera di certo non rimaniamo a guardare, la sfilata di eventi artistici, musicali e culinari, "gentilmente" offerti dalla provincia e dal comune.






Atmosfera stupenda al concerto di FRANKIE HI ENERGY MC, con palco "on the beach", a pochi metri dal mare, circondato da pareti mozzafiato: la vecchia grottammare, con il suo fascino d'altri tempi, le sue luci aranciate e le sue casupole aggrappate sulla roccia, affacciate su un mare, che sembra prostrarsi davanti a tanta semplice e storica bellezza.

Bell'esibizione del rapper di origine siciliana, ma cresciuto a Torino, dove Ha conosciuto, rivisto e diffuso il rap in tutta la penisola.


A mio avviso, uno dei pochi artisti italiani rap, che usano la musica solo a scopo di riflessione ed espressione dei propri ideali, e non per fama o per qualche kg di passera in più....


Da molti è stato definito il NAS italiano per l'uso che fa della metrica, e per le rime intelligenti e mai banali, che sono poi l'essenza stessa del rap, visto come veicolo di informazione e di educazione.


Attualmente sta lavorando alla realizzazione del prossimo album la cui uscita è prevista per Gennaio 2008.


Le canzoni che consiglio di scaricare sono:

"Fight Da Faida"

"Tieni giù le mani da Caino"

"Dimmi dimmi tu"

"I trafficati vs. Der Kommissar"

"Accendimi"

"Rap lammento"

"Libri di sangue "

"Faccio la mia cosa "

"Autodafé "

"Chiedi chiedi "



Gli album usciti dal 1993 sono:











Dopo solo 24 ore, un grande appuntamento di musica, quella vera, quella cattiva, quella che fa abbracciare grandi piccoli, che fa cantare, gridare ed emozionare, un uomo che ha fatto di se una colonna portante della musica italiana, ed eravamo in 40.000 a pensarlo: VASCO ROSSI.





Il nostro esordio al Conero è stato da mani tra i capelli: l'auto procedeva da sola sull'asfalto bollente delle 14:00, il pensiero volava già sopra quel palco, i sorrisi stampati, serravano la voglia di gridare quelle strofe, cantate troppe volte in camera da solo, una sensazione di gioia, mischiata a liberazione, STRONCATA DA UNA PALETTA.......


"Ragazzi cacciate tutto quello che avete subito, è inutile far stancare il cane..."




Bene, torniamo a noi: dopo aver pagato un pedaggio che ci è costato 2,7 g di dado Knor, una segnalazione, ed una sudarella del tipo "Perderò la faccia, il lavoro, la famiglia, la libertà, e la dignità", zigzagando tra dii e madonne siamo arrivati ai cancelli, le porte del carnaio.




Noi, amanti morbosi della bolgia, del coinvolgimento e della carne, ci siamo giustamente tuffati, in quell'ammasso di corpi rosei, un puzzle perfetto, fatto di gambe, teste e braccia incastrate tra loro;



Di certo, 6 ore sotto un solo cocente, non sono state facili (neanche all'olfatto!), ma tra svarioni, chiacchiere, cori, botte e fattanza sono passate.

Inutile descrivere la carica generata dal concerto, dalle espressioni di Vasco e dalle sue movenze, ormai diventate leggenda.

Davvero spettacolare a mio avviso, la band, che ha accompagnato Vasco per tutto il tour, Maurizio Somieri (chitarra) - Claudio Golinelli (basso) - Matt Laug (batteria)- Alberto Rocchetti (tastiere)- Frank Semola (tastiere e tromba)- Andrea Innesto (sax e cori)- Clara Moroni (cori), il tutto contornato da un palco costato 12 milioni di Euro, nato in 3 giorni e tre notti, vestito di monitor e luci, per rendere lo spettacolo, più vicino ad un sogno....


Ogni ora spesa in musica, per me, (se la musica tale può definirsi), è la massima espressione del mio benessere.



PS: Quando tutto sembrava perduto, quando la luce si è oscurata e con lei la mia speranza, tu sei giunto sin dentro a quelle porte per portarmi conforto:grazie stainz!