Abbiamo passato tante mode, stili e profumi diversi, ne abbiamo calpestati altrettanti, alcuni ci hanno fatto ridere, altri ci hanno affascinato, ma intimidito, altri ancora ci hanno lasciato turbato e scandalizzato.
Ogni hanno è stato marchiato con un costume diverso, con le sue musiche e le sue faccie in bianco e nero, ma c'è stata un epoca che ha fatto da padrona, anni che hanno fatto da principi sugli altri...GLI ANNI SETTANTA.
Ci arriva ancora in loro timido sentore, come l'odore della pioggia, o un tramonto invernale, dura poco ma è intenso, lo ritroviamo prepotentemente intorno a noi, nella giacca di un uomo di mezza età piuttosto "out", o che scalpita nella vetrina più "in" della città.
Anche personalità importanti dei nostri tempi, come il signor Middio Traini, hanno preso quegli anni sottobraccio, sfoggiandoli nel dondolio di un pantalone bianco scampanato alla TONY MANERO, o in una camiciettà tipologia "carta celofan" lilla, facendo moria di donne ai suoi piedi...
Come nn dimenticare i vecchi, cari, svitati BEATLES, che con le loro faccie da schiaffi ed un'inventiva strabiliante, tornano in scena sgomitando tra i vari Tokio Hotel, Ligabue o Robbie Williams, con un gruppo tutto rinnovato, apparte il millenario Paoul Mc Cartney, costretto ogni notte a dormire in un'accogliente camera iperbarica.
Non me ne vogliano i Rolling Stones o pezzi grossi come David Bowie e Prince, ma i quattro di Liverpool si prestavano meglio alla riesumazione.
La domanda da porci è cosa resterà di questi anni? Cosa potremmo dire di aver vissuto, quando ancora la barba era un sogno? Parleremo della lenta ma pericolosa dipendenza all'informatica? Parleremo Della clonazione? Parleremo ella musica house? O magari della lotta di un adolescente contro il cellulare, per non diventare ritardato nella comunicazione?
A parte tutto scusate la deformazione, come dice qualcuno di voi, sono troppo polemico...