"Mio Dio, Mio Dio perché mi hai abbandonato??", diceva guardando verso l'alto, mentre le forbici picchiettavano affamate, crudeli, oserei dire quasi indifferenti, mentre due anni di fatica, si cospargevano sulle sue spalle ed ai suoi piedi.
Ogni tronco che cadeva rotolando sul telo blu, era come uno spillo sulla sua pelle, un calcio sullo stinco o una schicchera all'orecchio, lo guardavo mentre si specchiava e potevo vedere palesemente la perplessità, che piano piano si tramutava in un cieco rimorso;
Ogni tronco che cadeva rotolando sul telo blu, era come uno spillo sulla sua pelle, un calcio sullo stinco o una schicchera all'orecchio, lo guardavo mentre si specchiava e potevo vedere palesemente la perplessità, che piano piano si tramutava in un cieco rimorso;
lui, cosi abituato a viaggiare fiero sopra le teste altrui, un faro tra la folla, un simpatico passaporto verso il menefreghismo ed i pregiudizi, un coraggioso modo di distinguersi.
Un' esagerato groviglio di capelli, che mandava completamente in brodo le ragazze, che ti imploravano per poterli soltanto toccare, mentre tu bestemmiavi pensando di non farle toccare solo i capelli...Che bella sensazione era ficcare le mani in quella fitta boscaglia, per poi scoprire di essere rimasti ammanettati tra i milioni di nodi nascosti del sottobosco, che piacere mangiare una pizza al tuo fianco, sapendo che ad ogni movimento di quella folta massa, vari detriti si aggiungevano agli ingredienti.....
MA ORA BASTA.Fratta ci lascia con un po di malinconia e rammarico, con la mano che passa tra i capelli di qualche centimetro, con una testa che ora sembra una biglia, con un aereo che si alza in volo verso il Lussemburgo.
Non importa quando tornerà e se tonerà quella tanto chiacchierata capanna di lana, a noi importi solo tu, a rimpiazzare il nostro vecchio fratta:
FABIO.
Un mega in bocca al lupo da tutti ed un forte abbraccio da parte mia, te la caverai benissimo, ne sono certo.