lunedì 18 febbraio 2008

SINGLE vs DOUBLE


E' una notte fredda quella del 14 Febbraio, la danza serale delle piante è iniziata,  ed il loro fruscio, sembra essere un orchestra sotto il soffio gelido del vento;
per le strade, c è ancora uno strano via vai di fari, mentre le luci dei ristoranti al lato della strada, sembrano illuminare ancor di più, i marciapiedi ormai deserti.

Nell'aria si libra qualcosa di diverso stasera, si festeggiano le dolci parole ed i baci appassionati, le carezze e le dita tra i capelli, si ricorda il primo appuntamento o il primo sguardo, questa sera è la festa degli innamorati, quei pochi che possono dire di esserlo;

Stasera le mani si sfioreranno, e gli occhi avranno fame di occhi, sotto la luce arancione di una candela, le labbra già impazienti, pronunceranno parole proibite, che sfoceranno in un caldo sorriso d'intesa.
Tutto che di più bello c'è stato in una coppia, si sfoglia stasera, lasciando fuori dalla porta, almeno per questa notte, le bugie, le incomprensioni, ed i tradimenti di giorni passati;
 i litigi, i pianti e l'insoddisfazione, stasera sono di un altro mondo, anche se solo per stasera.
Ed invece noi SINGLE, poveri cani randagi, ombre furtive, in questa notte così pregna di amore, giriamo per casa in pantofole, indifferenti e saggi, convinti di poter scegliere, ma ignari di essere scelti, e mentre SAN VALENTINO fa tintinnare i calici, gli stranieri di questa notte, i latitanti d'amore, si staranno stringendo nelle loro coperte, chiedendosi quanto tempo dovrà ancora passare, quante ragazze o ragazzi conoscere, e quante delusioni incassare, prima di innamorarsi davvero.
Nonostante qualche volta, la malinconia ci venga a fare visita, nei nostri letti freddi, o una notte di sesso, non serva per far passare quel senso di vuoto, noi "Libertini" per eccellenza, continuiamo a scrutare i volti fuggiaschi che ci scorrono davanti, le volte soffermandoci, le volte no, in ogni occasione più esigenti di prima, ma comunque speranzosi.

Tante belle cose a tutti gli innamorati, 
tanti auguri di imminenti chiarimenti ai finti innamorati, 
e spero vivamente a chi ricorda d' avere una dolce metà, solo in questo giorno, di mollarsi il prima possibile.
A tutti i lupi e le lupe solitarie non auguro niente, dato che sicuramente se la stanno spassando...

PS: Una persona, qualche tempo fa, ha detto che si sarebbe esposta, in un articolo del genere....sto aspettando


giovedì 7 febbraio 2008

RICORDO


Soli in una stanza, persi nel fluttuare dei pensieri accade a volte d imbattersi in un vuoto d’aria, una sensanzione irreale,un silenzio assordante ke si consuma in un battito d’ali, ci avvolge e scardina le nostre difese…
a quel punto il ricordo impetuoso arriva…
ci investe con tutta la sua forza sollevandoci da terra;
sbalzandoci con violenza;
che sia contro un muro di piume o più spesso contro un muro di cemento, idee speranze illusioni, cozzano,stridono nell’urto ,lacerano l’animo aprendo ferite, fortificandoti o magari avvilendoti.

Il ricordo può essere spietato, ti caccia, nn dà tregua,tu scappi ad occhi chiusi, corri e ti nascondi, svesti te stesso per sfuggirgli camuffandoti da sconosciuto per tutti, anche per te stesso,
ma lui ti bracca, conosce il tuo respiro e ti mette con le spalle al muro.

Il ricordo può essere amabile, leggero;
arriva come la brezza d’estate e lentamente ti avvolge, ti culla sussurrandoti all’orecchio parole rassicuranti, ti calma, ti accarezza, ti fa correre senza che ti stanchi.
Lentamente, senza fretta scorrono immagini di quello che è stato, si affacciano visi e luoghi,
incontri e scontri dal sapore dolce.

A volte un ricordo ha un sapore particolare, una dolce amarezza che si fa strada tra le pieghe della mente , prima lentamente,
poi sempre più velocemente si insinua con precisione chirurgica nei tuoi pensieri;
si impossessa di te;
ti fa nascere vivere e morire mille volte in un istante,
vivere per rivivere,
convincendoti ancora una volta che sarà l’ultima,
l’ultima rievocazione d uno sguardo che il tempo ha fermato in modo inaspettato,
l’ultimo brivido che corre ancora lungo la schiena, sottopelle, devastante, incurante d come t fa sentire, mentre i tuoi occhi guardano lontano, guardano quella mano che stringendoti troppo in fretta t ha bruciato,lasciando una fertita dolce,un tormento allegro mentre tutto svanisce ancora una volta lasciandoti solo.
solo con il tuo ricordo.

Giovanni Butterin

Scritto per tutte quelle persone che c toccano oltre il muro dove spesso amiamo nasconderci.