giovedì 9 aprile 2009

POLVERE e lacrime

Polvere e lacrime ,Esistono cose che possono essere scritte o dette, senza cadere nei soliti cinici luoghi comuni?
Preferisco bisbigliare queste parole, alitare la loro asprezza solo per trovare uno sfogo personale per questa tragedia.
Con timore parlo di questo inferno, ma nn per la calamità, sia essa terribile, ma perchè mi sento piccolo e stupido, di fronte a quella gente che grida e piange tra la polvere delle loro case, perchè sinceramente, come penso tantissime altre persone, vorrei caricarmi un briciolo del loro dolore, vorrei poter farmi male, come se servisse ad alleviare le sofferenze, vorrei solo capire......

Polvere e lacrime mentre una nazione intera piange una città decapitata, un boia che viene dalle viscere della terra, forse dall'inferno, mentre tutto ciò che rimane di quel ridente capoluogo tra le montagne, sono visi bianchi di polvere, rigati da lacrime come tanti pierrot, mani ferite, smaniose di scavare tra le rovine, e singhiozzi rivolti al cielo.

Polvere e lacrime in quella famiglia che poco piu di 70 ore fa, stava cenando con la tranquillità quasi sacra di una domenica pomeriggio di Aprile, e ritrovarsi poco dopo con l'esistenza tra le mani, mentre tutto ciò che hai costruito in una vita, sparisce in trenta secondi.

Polvere e lacrime per quella povera gente, che oltre al flagello naturale, deve sopportare anche quello mediatico, che sfrutta, graffia e ferisce, passando in un men che nn si dica dall'informazione, all'asfisia.

Polvere e lacrime in questo triste mese di Aprile, dove ogni parola è vana ed ogni esempio stupido, dove per la prima volta l'uomo è piccolo come un granello di sabbia, inerme come un lattante tra le braccia della sorte, spaventato dall'incontrollabile.

Polvere e lacrime sono le cose che quella gente ricorderà per tutta la vita, mentre l'Italia, paese perennemente diviso, ora si stringe nel lutto dell'assurdo perche troppo innocente, in un dolore che forse neanche la fede è capacie di alleviare.....