lunedì 28 giugno 2010

ROULETTE


Nonostante il sole batta forte sui coppi e sulla pelle, nonostante la terra pianga polvere e l'asfalto tremi grigio, il sole si nasconde ancora.

E' un sole che non appartiene a queste terre di azzurro e verde ma piuttosto a quello nordico, con il suo velo di bianco, la sua luce fioca quasi artificiale.
Intorno a te nulla è cambiato rispetto a qualche tempo fa, ma non sai perchè ora sembra tutto diverso: si dice che un tramonto d'estate sembri far riposare l'anima, mentre la tua si dimena nel petto, urla e grida, sospiri, strofini gli occhi e e ti passi la mano tra i capelli, mentre il sole sprofonda dietro le colline.

Vuoto dentro il tuo letto, che non offre più quell'abbraccio mattutino, il sussurro che ti presentava la giornata che avevi davanti, quel bisbiglio che ti motivava ad alzare le coperte e tuffarti in quelle acque così profonde e sconosciute;
Come il primo bagno dell'anno che con il suo bacio salato ti ricorda estati passate, così i fondali che ho esplorato, hanno riesumato sensazioni ormai dimenticate, emozioni appena conosciute e subito strozzate;

Vuoto mentre fissi la sigaretta che brucia tra le dita, lo sguardo trafigge quei ciuffi di fumo e si perde in uno sfondo di cielo, sei lontano con la mente, setacci quel brecciolino bianco alla ricerca di qualche luccichio, scuoti le acque, gridi, lo desideri morbosamente, e ti accorgi che quel fiume ti si è prosciugato sotto i piedi.

Vuoto mentre parli, gesticoli, ridi e scherzi, balli e corri sul palco, il pubblico sembra impazzire ad ogni tuo movimento, le parole che pronunci descrivono una gioia contagiosa, il tuo show è un ricettacolo di vita, ma quando i riflettori si spengono ed il sipario si chiude, attraverserai il corridoio ed uscirai dalla porta secondaria, solo.

Vuoto con il naso tra i capelli di lei che abbracci senza conoscere il suo viso, vuoto mentre le tue mani esplorano i suoi fianchi, vuoto mentre la musica ti trasporta, vuoto consapevole che dopo 2 minuti lei già ti schiferà.

Dopo giorni passati e riempire, incastrare, pressare, spingere e insistere, in un attimo il bagaglio è di nuovo vuoto, basta soffocare quell'urlo che viene da dentro o urlare più forte di lui, basta trovare la fiducia persa in un sol colpo, ricostruirsi e distribuirne un pò per ogni nottata folle del cazzo, barattarla, venderla, comprarla e se serve estrorcerla, rischiare sempre ma poco, piuttosto che una volta ma giocarsi tutto, per chi ancora non decide di crescere.