giovedì 26 aprile 2007

Accendete la luce...QUI E' BUIO.



Nella routine quotidiana, nella frenesia giornaliera, nei mille modi di interpretare il nostro da farsi, i giorni passano, ci scivolano davanti, scorrono come una pellicola, e noi non facciamo altro che guardali, inermi spettatori, malinconici scrutatori del passato, coscienti attori del presente, ed ignari sognatori di un futuro.

FUTURO: è questa la parola che spesso ci rende prigionieri di noi stessi, che ci massacra la mente in solitudine, che ci bombarda di dubbi, e ci butta al tappeto.


Di fronte a questa guerra fredda, possiamo aggrapparci ai nostri progetti, trovare scavando a fondo nella viscere risposte senza domande prolungando il massacro, o girarci dall'altra parte continuando a vivere senza farsi troppe domande, senza frustarsi il cervello, accettando compromessi, ed aspettando la svolta per riemergere dalla poltiglia di illusioni create negli ultimi anni.
Apprezzo chi si sforza di capire, trovare e guardarsi intorno cercando spunti, appigli o semplicemente sogni, ma compatisco chi giudica e punta il dito, sentendosi acuto e vincente, ma in balia di una mare ceco ed ipocrita.


Ci sarà sicuramente chi non si troverà in questa riflessione, ma sfido chiunque ad omettere di essersi almeno una volta inginocchiato di fronte al timore dell'avvenire, e agli interrogativi che esso ti obbliga porti.
Sarebbe bello riuscire a darsi un obbiettivo, una metà, senza spostare mai il mirino; correre, sgomitare, avanzare, calpestare ogni ostacolo, senza cascare mai nelle trappole dello sconforto, senza lasciarsi piegare da pensieri troppo prematuri, andare avanti senza guardarsi mai indietro, e soprattutto senza tornare su capitoli già chiusi.


Ahimè, questo stupendo tragitto non mi appartiene, ma va bene cosi: le nostre insicurezze ci portano a provare e ci forgiano, facendo luce sui nostri passi tanto timorosi verso il futuro.



FRASE DEL GIORNO: La verità può aspettare, perchè ha dinnanzi a sè una lunga vita.


Arthur Shopenhauer






domenica 22 aprile 2007

PEZZI DA 90 PER LE STRADE SANBENEDETTESI


Grandi giornate di sole sulla riviera adriatica, le palme ed il lungomare sembrano Più belli che mai, baciati dai primi raggi primaverili. Il centro pulula di persone intente a tirarsi su le maniche della camicia, ed escono timidi i primi Bermuda colorati; fanno la loro apparizione le tanto sospirate cannottierine, e le prime minigonne da goccia sulla fronte; ballano spavaldi i seni ad ogni passo, dopo il letargo del buio invernale.



Nel rigoglio primaverile, fanno la loro sfilata anche loro, chiacchierati e criticati, spesso discussi o elogiati, sempre più riservati, I CALCIATORI SAMBENEDETTESI, nuovi e vecchi orgogli del calcio marchigiano.




Primo tra tutti, dopo mesi di ritiro (non con la squadra ma dentro casa con una tv, un gatto ed una gazzetta), il signor CRISTIANO PALESTINI, ormai giocatore affermato, noto per la sua professionalità oserei dire esasperata, e soprattutto notissimo critico calcistico, culo e camicia con il signor Italo Cucci.



Tra i volti noti della San Benedetto bene, tra la folla abbiamo immortalato anche due colonne portanti dell'agonismo da centrocampo, amici ed ex compagni di squadra, ora rivali, MAYCOL MASSI, (ciabatta per gli amici), succube del quindicesimo cartellino rosso stagionale e DOMENICO PIUNTI, (l'emperor), che continua ad incantare la folla dell'ascolano con i suoi goal da copa mundial.



I due poi si sono allontani dalla bolgia domenicale, per rifugiarsi lontano dai flash e dai curiosi.



Sempre sul filo tra la mondanità e l'eccesso, forse il più trandy e sicuramente il più amato dai giovani, il signor MICHELE CIAMPANELLA, catturato dal nostro scatto, in via del corso in postura "I ragazzi del muretto", intento a discutere animatamente con un'amica: sarà poi scortato dalle forza dell'ordine, poiché importunato da una decina di teenager impazzite, armate di macchinetta, penna e blocchetto.



Avvistato tra la folla anche il Signor MARCO VICARI, di cui purtroppo non abbiamo nessuna immagine, visto la brutta reazione che ha avuto il possente giocatore alla vista della macchina fotografica: dopo aver strattonato il nostro fotografo, il signor Vicari ha ben pensato di fracassare la macchina, lanciandola a terra, imprecando e dileguandosi tra la folla.

Naturalmente i nostri legali si stanno già muovendo verso un' eventuale denuncia per aggressione.

Da una notizia dell'ultima ora, ci è giunta voce che tra il carnaio domenicale, sono stati intravisti i fratelli più odiati d'Italia, (i Troiani), che in seguito ad un aggressione di un gruppo di facinorosi, nei pressi della pineta Bambinopoli, sono stati ricoverati d'urgenza al reparto ortopedia dell'ospedale di San Benedetto.


FRASE DEL GIORNO: I libri ottungono....

Dott. Di Gregorio Raniero










lunedì 16 aprile 2007

SANI E SALVI







In alcuni momenti forse, avevamo fortemente dubitato di poter terminare illesi la giornata di ieri, eppure eccoci qua.




ORE 10:30; I Primi a partire sono il sottoscritto, il signor Cacala, il Patron Massi e Fratta, all'unanimità disposti ad un'ora di sonno in meno, pur di scaldare l'ambiente alla ciurma che arriverà piu tardi, proprio per questo lo stesso Cacala, appena sfiorate le terre ripane, mette in moto le falangi, le falangine e le falangette, mentre tutto intorno le buste della spesa volano e si perdono per le campagne (dato il tettuccio scappottato).




La tenuta Massi è sempre li, imperiosa e solare, anche se con qualche centimetro di erba in più, e ci accoglie con le sue mille specie di ragni e insetti, fedeli custodi della dimora.




Mentre i portacenere si riempiono, e le cartine bruciano, si lavora in cucina, tra pomodorini e funghi, che sorridono compiaciuti, accarezzati dalle mani del buon Cacala, grande sorpresa della giornata.




ORA 13:00; comincia la sfilata degli ospiti, a cominciare dai piccioncini Domè e Marty, per poi finire con l'arrivo della "COMPAGNIA DI TOLENTINO", capitanata da Eleonora, nel tardo pomeriggio.




Sarebbe riduttivo generalizzare la giornata di ieri, allora ho ben pensato di creare una sorta di pagella, cosi da non lasciare nessuno nel dimenticatoio.









LE PAGELLE

MASSI 6,5: L occhio a bancomat, e la risata automatica sono inconfondibili, cerca la fattanza e la trova, ma di certo nn è una delle sue migliori prestazioni, nettamente meglio a pasquetta. SCRUTATORE NON PAGANTE




  • CACALA 7: dopo la pasta per 22 persone, fa valere la sua fama, che striscia sul palato di tutti, che gradiscono e liberano un applauso sincero; peccato che la sua performance si fermi davanti ai fornelli. CHEF



  • FRATTA 8,5: passa dal lavare pentole e posate, al tagliare pomodorini, per poi dilettarsi a fare bruschette ed apparecchiare, passa poi al rolling, per degenerare al cavallo di fuoco, aggredendo uno sconosciuto, neanche fosse un celerino. VANDALO



  • NICO 5,5: come ai vecchi tempi passa quasi tutto il pomeriggio seduto a gambe incrociate per terra, tra uno sguardo alle pieghe in moto gp, i goal della a, seleziona canzoni e fuma le sue solite 55 sigarette, per poi terminare la giornata in piazza, ancora accasciato a terra. TECNICO AUDIO VIDEO



  • TEO 5,5: non partecipa attivamente alla vita di gruppo, ma sceglie il relax, accennando qualche timida volta un calcio al pallone. Grande delusione la rifila proprio al cavallo di fuoco, quando ormai tutti stavamo lottando per non morire schiacciati dalla folla, lui ed il signor Lele se la filano letteralmente, lasciano tutti di stucco; l'unica sicurezza? fuma. CODARDO



  • ZIVAGO 7: porta un di brio alla festa, aiutato anche dallo stainz, si amalgama perfettamente con tutti, in maniera particolare con il pallone, che lascerà solo quando, giunta l'ora di andarsene, qualcuno glie lo strapperà dalle mani. GIOCHERELLONE



  • LELE S.V.: appena varca la soglia di casa, il sottoscritto, gli fa dono del tesoro, da li comincia il suo calvario. Nel pomeriggio si ciondola per piu di 2 ore, perdendo l'uso della parola, e più tardi si cementerà sulla sdraio sprofondando. MONDI PARALLELI



  • ALESSANDRA 7: ci allieta mixando la leggiadria della danza, e la coordinazione calcistica, improvvisando anche balli di paese, con la sua dolce metà. IRONICA



  • CHIARA 7: parte disastrosamente, rivolgendo la parola solo a tre persone ed alle sue sigarette; si riprende, mitragliando involontariamente di pallonate tutti i presenti, e partecipando vivamente agli scontri fisici per inseguire il cavallo a Ripa. REVERSIBILE



  • TROIANI L. 3: In poche parole, se nn veniva era meglio; arriva, offre uno spettacolo raccapricciante togliendosi la maglia, da sfoggio delle sue doti di fronte alla brace, e quando è sicuro che tutti siano consapevoli della sua maestria se ne va. PERENNEMENTE INVASATO



  • MIDDIO 2: Almeno Troiani è servito a qualcosa. Passa tutta la mattinata in pigiama, grondando di sudore nello sforzo di girare le salsicce e ingurgitare birra. Il primo goal di Zampagna lo scuote e passa il resto del tempo in macchina. Era da aspettarselo, un tipo come lui è troppo da Medusa o fruit. PIGIAMA PARTY



  • TROIANI M 2,5: un altra sindrome da coppia. Arriva cerca in tutti i modi di ambientarsi ma nn ce la fa, troppi scoppiati. Da apprezzare lo sforzo. Neanche a metà festa se ne va senza salutare con Ele. MONOTONIA



  • ELE 5: aiuta, corre e scherza, cercando un di svago negli sfottò, ma poi torna anche lei nel bozzolo della coppia, e se ne va sul piu bello come al solito. MONOTONIA 2



  • DOME' 2: altra sindrome da coppia. Il primo ad arrivare, ed il primo ad andarsene, dopo aver detto 18 parole, di cui 16 con la sua amata, ed addirittura passa 45 min circa in macchina con la ragazza, a sentire le partite, mentre gli altri fuori degenerano. MONOTONIA 3



  • MARTINA 2: ancora un morbo da coppia. Passa le poche ore che rimane, con lo sguardo spiazzato, di chi è circondato da sconosciuti, nn si sente a suo agio, predica buonismo e si improvvisa salutista. MONOTONIA 4



  • RANIE' 3: illude il sottoscritto più di un volta, ma poi ecco apparire la sua punto dalla collina: l 'emozione è grande, ma si spegne subito data la sua giornata silenziosa ed in disparte, altro che ranie' show. ENNESIMA DELUSIONE



  • SMELO 7: fa pace con lo stainz, e si ricongiunge con la sua amata birra, sopporta con pazienza il sottoscritto ed infine fa valere le sue spalle da culturista tra la folla impazzita del cavallo di fuoco. AFFIDABILE



  • ELE TOLENTINO 7,5: arriva nel tardo pomeriggio, quando piu che una casa in festa, la nostra sembrava un centro di recupero, ma lei nn ci bada. Simpatica e dolce come l'avevo lasciata ad Urbino; peccato nn averla incontrata in paese: prox volta ufficialmente dei nostri. PIACEVOLE.



  • FILIPPO 9: dice 7 parole ancora da tradurre, tutta colpa della nottata precedente, in cui aveva dato tutto, ed è arrivato da noi completamente vuoto, ma basta la faccia. SCAVATO



  • DANIELE C 5.: impalpabile ed, incredibile ma vero invisibile. si rifà in serata durante il cavallo di fuoco, salvando Massi dal linciaggio della folla impazzita. BRAVEHEART
  • LUCA I. 6: netta sufficienza per lui, un signore come sempre, nn esagera ne delude. STILOSO


  • ALINO .........................................................




FRASE DEL GIORNO: Chiara: "Buona la salsiccia, grazie mille"

Massi: "Questa è di qualità, è casareccia!"

venerdì 13 aprile 2007

FATE SPAZIO, E' TORNATO



Torna dopo un anno di attese e sospiri il leggendario CAVALLO DI FUOCO, spettacolo patrimonio della tradizione di Ripatransone, e date le origini ripane del Sig. Massi , abbiamo pensato bene di organizzarci.
L'anno passato era stata attuata una prova con pochi volontari partecipanti, e visto l'ottimo esito abbiamo deciso di riproporla, ma in grande stile.
Ancora la residenza di campagna Massi ci ospiterà per un grande pranzo domenicale, e poi giù fino al tardo pomeriggio, tra musica, birra e altri passatempo, per poi terminare la serata con una cena in paese, e la successiva accensione del cavallo.


I fortunati partecipanti sono per ora una quindicina almeno per il pranzo, naturalmente tutti sono ben accetti, specialmente se privi del manganello.....FATECI SAPERE.



FRASE DEL GIORNO: Avandiiiiiiiiiiii!!!!!!

Simpatico vigile ripano

lunedì 9 aprile 2007

Estate 07: BENTORNATA



Mentre salivamo i colli ripani con il pandoro Rosso, le ruote sputavano polvere e foglie, il sole primaverile del primo pomeriggio, batteva delicato in una terra talmente vergine, che sembrava di nessuno.
Un cenno di una mano di una contadina curva sulla sua cara vigna, ci ha dato il lascia passare in verso una valle che nn ci appartiene, un luogo di cui approfittiamo di tanto in tanto, per lasciare la monotonia sulla costa, e trovare un po di relax tra la natura.
Sobbalza l'auto scalando l'ultima salita nascosta tra la vegetazione, poi eccola: fa capolino tra i fili d'erba, e piano piano che avanziamo, si innalza verso il cielo, piu bella e sola che mai, l'unica impronta umana in mezzo ad un oceano verde.
Sarà l'aria della primavera, saranno i primi tiepidi raggi di sole, sarà lo sbrainz, fatto sta che ci ha incantato ancora una volta: LA MASSI'S HOUSE, situata nel cuore del verde ripano, sembra scalpitare per questa nuova stagione estiva, dato il grande successo ottenuto nell'estate 06, e la fama guadagnata per le varie esibizioni di cui è stata teatro.
Tra i peschi ed il grano ecco spuntare una nuova arrivata, che sembra spadroneggiare anche davanti all'imponenza degli ulivi: naturalmente parliamo di specie protette, sotto l'attent custodia del patron Massi, ormai avviato naturalista del piceno.
Proprio grazie al sentinaro, questa residenza ha acquisito prestigio, mostrandola al mondo in tutta la sua bellezza e nella sua semplicità pane e salame.
Ci affidiamo ancora a Maycol per la tutela di questa perla, e confidiamo in lui, sperando che si lasci sempre affascinare dai rumori e dagli odori, di una luogo tanto vicino a noi, eppure tanto lontano:


GRAZIE MAYCOL, PICCOLO GRANDE RAGAZZO DI CAMPAGNA.

giovedì 5 aprile 2007

IL PICCOLO BUDDHA

E' il tempo che ci accende,
ci illumina, ci sorprende,
ci annoia, ci stravolge,
ci esaurisce,
ci graffia,
ci brucia,
ci fa sorridere,
ci fa abbracciare e stringere, e proprio il tempo che ci fa piegare, curvare e barcollare su un bastone; è lui che decide chi va avanti o chi si ferma, chi vedrà o chi resterà nell'ombra, è lui che proietta ad intermittenza fioche diapositive della giovinezza, ed è sempre lui che ti giudica.
iL TEMPO, è sempre fermo, siamo noi che ci muoviamo dentro di esso, che proviamo a fermarlo o accelerarlo, molestandolo con anestetici mentali o eccitanti.
E' lui che ci ha fatto conoscere gli attori, le comparse, ed i retroscena della nostra vita, ogni amico è diventato tale, rafforzato ancora da lui, è il tempo che batte dal banco la sua sentenza sull'amore, se sarà ravvivato dal fuoco della passione anche nella maturità, o appassirà come un fiore al freddo della monotonia coniugale.
Nell'ultimo anno, nn so perche proprio ora, mi sto rendendo conto di quanto il tempo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, prema sulle spalle sempre di più, nella quotidianità, e soprattuto nello spiraglio dove poter scrutare il nostro futuro: noi, i ragazzi del vivere giorno per giorno, i giovani accusati di essere viziati, quelli che non hanno dovuto sputare sangue e versare lacrime di dolore per crescere, quelli che secondo qualcuno, nn avranno la forza di reggere quel peso sulle spalle, sino all'ultima porta da aprire.
Nell'ultimo anno, ho avuto la fortuna di condividere momenti davvero unici, grazie a tanti nuovi acquisti, che senza rendersene conto mi hanno insegnato tanto, soprattuto in momenti duri come questo.
Ho riscoperto tante nuove persone, che mi stanno alfabetizzando alle tante sfaccettature di pensieri diversi, interessi diversi, ma stessi principi morali.
Non serve far nomi, le persone di cui sto parlando l'avranno capito, ne sono certo, ma spero solo che un giorno presi nella morsa dell'esilio coniugale, qualche BISBIGLIO di vecchia conoscenza, possa insegnarmi ancora, a vivere la mia maturità.

domenica 1 aprile 2007

Urbino: YOU CAN.







Continua la saga del sottoscritto "IO ZINGARO", in giro per l'Italia e dopo Bologna , è stata la volta della piccola grande Urbino: tempo fa ero stato gia' cullato dalle sue dolci braccia, avevo già provato il suo vento gelido sulla pelle, avevo già scalato le sue ripide salite e tastato e suoi muri cosi possenti, ma ogni esperienza a sè, ed anche questa nuova visita, il piccolo pase marchigiano ha lasciato il suo segno.



Fa girare la chiave nel cruscotto alle 18:45 di Giovedi pomeriggio il signor Zivago, sotto casa del sottoscritto, mentre Troli responsabile del sound, si improvvisa DJ, rispolveranno canzoni di BARBAROSSA, da paletto al cuore.


Batte forte ed insistente la pioggia sui vetri dell'alfa del papi, che però nn sembra intimorita dal vento e dalle frustate dell'acqua e continua la sua corsa rigida e bagnata verso Urbino.


Scoppiano i primi due botti del viaggio, portando un'ondata di euforia, e facendo esplodere con prepotenza i Modena City Ramblers che battevano forte sulle casse, mentre noi passeggieri oscillavamo come canne di banbù sui sedili, attirando l'attenzione degli altri automobilisti che superavano allucinati.

Dopo due ore interminabili di viaggio eccoci arrivati: nonostante il freddo e la foschia era sempre lei, la piccola Urbino, avvolta in un lenzuolo di nebbia, con i suoi lampioni gialli, e le sue case cosi forti e le sue vie come fiumi che sfociano tutti in piazza.



BENVENUTO NEL PAESE DEI BALOCCHI.



E caldissima l'accoglienza a casa delle ragazze, e comincia la scalata verso l'undicesima birra in 6: bastano poco più di due ore e l'atmosfera si infiamma, accendendo lo Zivi che parte dando mostra delle sue doti nascoste da ballerino sulle note dei Blues Brothers, nn certo con la leggiadria di Alessandra, ma comunque con stile.




Si scatenano le fanciulle che infrangono tutti i vetri di casa con la potenza dell ugole, inventanto due manici di scopa come microfoni, e accompagnando la melodia con caldi movimenti di anca, ed un precario equilibrio.


Nel frattempo il formalissimo Teo, sorseggiava la sua birra, godendosi la scena del degenero urbinate, e pensando se forse era giunto il momento di chiamare l'ambulanza.



Correva, scendeva e scorreva nelle vene la birra, mentre i minuti passavano e la lucidità veniva meno, abbiamo realizzato che era mezzanotte passata, un ottimo orario per uscire ad Urbino.

Il signor Nitro ed il signor Massi completano il puzzle: continua il bombardamento pomonare, cosi come continuano ad uscire discorsi spesso senza senzo, o parole che rimangono attaccate al palato, ma nn importa, a Urbino tutto è concesso.



Dopo una miriade di discorsi, si dividono di nuovo le strade, e mentre Matteo sceglie casa Massi, il sottoscritto devia per casa delle ragazze con il Dottor Zivago....chissà perche.

Dopo un bella pizza congelata ed incollata, ripescata fresca fecsa dal cestino delle immondizie, il discorso mattutino sulla sociologia, ci csta come il cacio sui maccheroni: la casa si ferma, mentre lo Zivi, ci ammalia con le parole, rendendo ogni cosa sociologicamente piu interessante, il silenzio regna sovrano, rotto solo dalla voce del maestro, che entra più che mai nella parte, facendoci diventare piccoli piccoli al suo cospetto....


DOMANDA: "Dove vado a dormire io raga?"
RISPOSTA: "Puoi venire da me."

Cosi mentre gli altri si coricano, e strofinano i piedi tra di loro per reovare un po di tepore, per il sottoscritto comincia una nuova serata, anche se con un finale piuttosto deludente.......


Volevo ringraziare, Laura, Chiara, Alessandra, Tania, il solito immancabile e piacevolissimo Teo, il nuovo grande acquisto Zivi, per avermi reso partcipe della serata, e per la premura della colazione, dopo lo stremo notturno, il mio dolcissimo amante Maycol, e il grande Nitro, mai deludente.


L'ultimo ringraziamento va a lui, l'uomo giusto al momento giusto: GRAZIE ROBBIE.


FRASE DEL GIORNO: Vai da Robbie dai.....



Anonima