venerdì 29 giugno 2007

CONSAPEVOLEZZA


MENTE: la facoltà intellettiva dell'uomo, considerata nelle sue varie funzioni di intelletto, ragione, attenzione, riflessione, memoria: il braccio e la mente, le attività fisiche e quelle intellettuali, facoltà intellettiva, capacità, senno, giudizio, l'attività del pensare e la sede del pensiero, attenzione del pensiero, far mente locale, concentrare l'attenzione su una cosa, richiamando la circostanza a cui è legata e riflettere su ogni suo aspetto, intenzione, volontà, proposito.

Questa potrebbe essere una perfetta definizione scientifica, di quella che è la mente, o la ragione umana.

Credo che poi ci siano definizioni e tipologie diverse, forse più facili da capire, ma di certo non più scontate: non pensate alle menti eccelse, o a quelle limitate, lasciate da parte l'intelligenza e la cultura, ma cogliamo la parte più vulnerabile, quella più sensibile, quella che ci emoziona sulla note di una canzone, quella che ci fa chiudere gli occhi di fronte ad una violenza gratuita, quella che ci fa scavalcare i muri dell'apparenza, che ci scuote davanti all'ingiustizia, e ci incanta davanti ad un opera d'arte.

Un pantalone sporco, la scelta di avere una casa che non è fatta di mattoni, il coraggio di schierarsi da una parte, il camminare con scarpe bucate, ma un livello sopra agli altri...questo è il patrimonio di chi ha una mente fornita di FILTRO, che non giudica da una bandiera, dai locali o posti che frequenta, dalle abitudini, le droghe, i vizi, o dai capelli, un senno che trita dentro quella testa, che si emoziona con una facilità incredibile, che soffre dove gli altri non vedono, e vede dove gli altri si voltano; una macchina sempre accesa per apprendere, scoprire, e raggiungere brividi, talvolta anche con metodi non troppo naturali.

Parliamo di una mente affamata di sconvolgimenti, cambiamenti e riflessioni, un pennello che non torna mai alla tavolozza, ma attinge anche dalla persona più sprezzante, la scruta, cercando una briciola da apprendere, un motore che si alimenta di pensieri e spesso si fa male da solo, un pazzo che si ferisce, nella speranza di essere capito.

C'è invece un'altra mente, che vive nella pace assoluta dei sensi, una mente che ogni giorno si stira prima di mettersi in moto, una mente A TENUTA STAGNA, che vive la sua vita senza bombardamenti di pensieri e riflessioni, una mente che si nutre di routine, di abitudini ed apparizione, una mente che guarda ma non scruta, pensa, ma non si concentra, sfiora ma non tocca, giudica, ma non si specchia.

Non c'è sconvolgimento per chi non è disposto a mettersi in gioco, ma nello stesso tempo, la calda ed avvolgente coperta dell'indifferenza, lo tiene stretto e costretto ad una vita parallela.

Credo che non ci sia modo di giudicare una tipologia migliore da vivere tra le due, da una parte una persona, probabilmente costretta a flagellarsi con paranoie spesso inutili tutta la vita, sforzandosi di cambiare il mondo, dall'altra una vita con una benda agli occhi, fredda come il marmo....ma sicuramente meno sofferente.
FRASE DEL GIORNO: Direttore sentiti sempre libero di scrivere quello che senti o quello che ti passa per la testa perchè anche se a tanti annoiano le cose serie è sempre un modo sia per sfogarsi che per farsi conoscere nel profondo ed è quello che un AMICO dovrebbe sforzarsi di fare.
E' facile essere amici di una persona solo quando la pensa come noi o ha voglia di distruggersi o dire cazzate!

DOTT. ZIVAGO

57 commenti:

Anonimo ha detto...

caro alessio sono salsi, volevo chiederti scusa se anch'io ho scambiato questo blog per una chat ma ti chiedo di riflettere sul fatto che l'unico articolo dove compaiono commenti inerenti il testo è stato quello dello chalet. forse questo non significa che gli argomenti toccati non sono di grande interesse generale? con questo non giudico anzi ti ammiro perchè non è facile avere sempre dei giusti argomenti ma sicuramente se vorrai avere dei commenti relativi agli articoli dovrai cambiare qualcosa. ciao e buona giornata

Anonimo ha detto...

Riflessione degna d lode…

Il lavoro che vorrò fare m porterà ogni giorno ad analizzare la mente...questa scatola nera che veniva divisa dal corpo per esser studiata e poi d nuovo congiunta ad esso per esser analizzata in materie come la psicosomatica...(esame appena dato!)
Nn è facile comprenderla appieno e cercar d discernere le dinamiche sottese a tutti i processi cognitivi, ma penso che, in effetti, sia interessante capire xchè una persona non riesce a rischiare, e così facendo, nascondendosi dietro a qualsiasi appiglio, nn vive appieno.
Magari la causa s può far risalire all’infanzia, alla relazione con la madre...a tante cose che ogni dottrina psicologica ha già classificato e documentato...
Effettivamente la tua personalità t condiziona, l’ambiente t condiziona e nn parliamo poi della genetica...dai tuoi geni sai già quante possibilità hai d contrarre sindromi gravissime e mali incurabili!
Ma quale meccanismo interno, quale forte emozione blocca il rischio in alcune persone e lo attiva maggiormente in altre, come nella dipendenza del gioco d’azzardo?
Io m ritengo una persona che ama rischiare ma che a volte s porta il paracadute xchè nn s sa mai su cosa s può atterrare...

Alessio te l’ho già detto, ma ribadisco...t c vedo come psicologo e m dispiace che nn siano argomenti d'interesse x il blog

Anonimo ha detto...

PROFONDO ARTICOLO DIRETTORE...MAGARI VERRA' PRESO PER PARANOICO O NON SO COSA...VOLEVO CHIEDERVI UNA COSA AI MEMBRI DEL BLOG...ANDATE SU SAMBENEDETTOGGI.IT, GUARDATE COSA DICE LA SORGE A PROPOSITO DELLA PROMOZIONE E DEL TURISMO A SBT, GUARDATE COSA NE PENSA DI UN EVENTUALE FESTIVALBAR...PER LEI E' MEGLIO UN BEL "MARE APERTO" PIUTTOSTO CHE PORTARE CANTANTI O DERIVATI...FACCIAMOCI SENTIRE...QUESTA STA FUORI DI TESTA..IO HO GIA' LASCIATO IL MIO COMMENTO (SAMBENEDETTOGGI.IT)...

Anonimo ha detto...

che coglioni, sono arrivato alla terza riga e poi ho mollato la lettura... troppo pesante, troppo caldo, troppo....

Anonimo ha detto...

W SALSI!!!!!!
NUOVO SINDACO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO!!!!!
ALESSIO SE CONTINUI COSI LA MAGLIA NON LA COMPRO PIU....
NON POSSO SPUTTANARMI COSI....

Anonimo ha detto...

Direttore sentiti sempre libero di scrivere quello che senti o quello che ti passa per la testa perchè anche se a tanti annoiano le cose serie è sempre un modo sia per sfogarsi che per farsi conoscere nel profondo ed è quello che un AMICO dovrebbe sforzarsi di fare. E' facile essere amici di una persona solo quando la pensa come noi o ha voglia di distruggersi o dire cazzate!
P.S. Grande redattore c'hai ragione!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

TI RINGRAZIO PER L'APPOGGIO ZIVAGO..CHI HA L'OPPORTUNITA' SI FACCIA SENTIRE...LASCIATE DEI COMMENTI SU QUEL SITO...NON E' UNA CAVOLATA...

Anonimo ha detto...

non ci sono argomenti giusti o sbagliati, ci sono soltanto pensieri che nascono dal nulla, idde che prendono forma, sentimenti messi sotto forma di parole che riguardano tutti noi, chi piu chi meno...
Questo blog non deve cambiare proprio nulla...alterna argomenti di ilarità, ad argomenti di interesse comune...
chi commenta certi articoli si trova evidentemente in sintonia con quello che si é scritto...Gli altri, sfortunatamente non si sentono parte di cio di cui si parla restando indifferenti...Sia ben chiaro che non voglio giudicare nessuno...Sto soltando dicendo che secondo me é nato qualcosa di importante, qualcosa che ogni giorno che passa acquista valore, e matura sempre piu...soprattutto per chi come me si trova a piu di 1200 km da casa...
grazie alino

il commento lo lasciero piu tardi che ora ho da lavorare fino a sopra i capelli...(intendendo quelli di prima)...
:D

Anonimo ha detto...

QUESTO BLOG è DIVENTATO STATICO E STITICO...
ANDREMO VERSO ALTRI LIDI....

Anonimo ha detto...

ANDATE PURE VERSO ALTRI LIDI...MA CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER QUELLA NUOVA...

Anonimo ha detto...

sindaco grazie per l'appoggio, prenderò spunto da questo tuo consiglio... ciao salsi

Anonimo ha detto...

vicari perchè non rispondi al telefono, visto che hai tempo per cazzeggiare su internet?

Anonimo ha detto...

Alino... sagge riflessioni le tue che in un certo senso fanno da fondamenta alla puntualizzazione del redattore che critica (giustamente a parere mio) le “iniziative” della Sorge che sicuramente avrà una mente fornita di filtro per certe cose ma a tenuta stagna per altre (la sua poltrona).
A me piace quello che scrivi e buttare giù due righe non basterebbero a rendere ben chiaro e definito il mio pensiero, ma nel rileggere il tuo post di volta in volta riesco a focalizzare i punti su cui mi ritrovo nel tuo pensiero ed anche quelli in cui non mi ci vedo, però rivivo tutto quello che ho nel mio bagaglio di vita da quando sono uscito dalla pancia di mia madre ad oggi: gioie, dolori, viaggi, emozioni e quant’altro mi viene in mente, bello o brutto che sia, ma non scrivo per ragioni di spazio, che sono state e saranno ancora piccole scosse elettriche che stimolano la parte razionale e quella impulsiva della mia mente...

Sandro (Zio)

Anonimo ha detto...

QUESTO FINE SETTIMANA DAVANTI AD UNA BAFFO D'ORO MAGARI CI STILIAMO L'ITINERARIO SAGRE PER QUEST'ESTATE...CHE NE PENSATE?SPERO SIA PRESA SUL SERIO STA PROPOSTA...SALSI MA QUANDO CAZZ FATII?RUBA QUATRI'....

Anonimo ha detto...

DAMMI LA LAMETTA CHE MI TAGLIOOOO LE VENEEEEEEE


VAFFANCULO GIOCO DEL VINGI

Anonimo ha detto...

mario ti amo....
facciamo un figlio insieme ti prego!!!!!!
voglio che tu sia il padre dei miei figli...

Anonimo ha detto...

al-ba sono la tua droga naturale!!!prossimamente vedrò d rileggerlo cn piu' attention...sentèm

Anonimo ha detto...

al-puskiani sii consapevole ke sei solo una fetida puttana!!!fuckin bitch...è colpa mia!!!!!!!

Anonimo ha detto...

..cmq da matti..

Anonimo ha detto...

W IL BLOG DI SILVIO BERLUSCONI!!!


VOGLIO UN BLOG SCRITTO DA DONNEEEEEE! !!!!

P.S.: X "NINFOMANE"....MI DISPIACE NON POSSO AVERE FIGLI......CMQ....FAI I PONCH?!

Anonimo ha detto...

HO DECISO DI LANCIARE UNA OPA X L'ACQUISTO DI QUESTO BLOG.....SE CE LA FACCIO OFFRO STIPENDI PRINCIPESCHI A CHIUNQUE VOGLIA DIVENTARE "POSTINO" DI QUESTO BLOG...NO PERDITEMPO....ALINO RITIRATI E' GIUNTA LA TUA ORA....LASCIA SPAZIO AI MANAGER DEL FUTURO!!! SEI OBSOLETO!

Anonimo ha detto...

vorrei solo informare tutti i visitatori del blog che io ho saldato la mia quota per 2 magliette 1 da donna e 1 da uomo quindi siete tutti testimoni..... ottaviani sbrigati a farle..... ciao a tutti salsi godetevi una buona giornata di mare anche per me!!!!!

Anonimo ha detto...

qua la situazione sta degenerando...mai sentito parlare gente di LIBERTA'??!!??
invece di stare sempre a lamentarvi perchè vi 'annoiate' a leggere qui,fate qualcos'altro!!!!(possibilmente senza tartassare chi ci crede a quello che scrive si presume)
è come chi dice:'ah,che palle!in tv non c'è mai niente di decente..' e poi continua a guardarla!!!SVEGLIAAAAA:la tv si può spegnere!!!

Alino ha detto...

Prego vivamente tutti quelli che ritengono glia articoli di questo blog pesanti o noiosi, di non venire piu, dato la vasta scelta che la rete offre.
Se la vostra speranza è riposta nel fatto, che io possa cambiare qualcosa, l'attesa sarà vana: anche se sarò l'unico a rimanere, questo spazio appartiene alle mie idee.

Anonimo ha detto...

al fenomeno che diceva di spegnere la televisione... fai meno il fenomeno e vattela a pià in quel posto....

Anonimo ha detto...

ehhh...
nn credo ke l'alino voglia avere dei commenti su ciò ke scrive..nn punta a questo.io stesso,agli inizi,"criticai" questo suo modo d esporre le proprie idee,gioie e dolori via tastiera..ma col tempo ho capito..
questo è il SUO spazio.
ha pubblicato articoli ke ci hanno fatto ridere,skerzare....
ha scritto x kiedere pareri e cercare un'unica conclusione..
ha dedicato un piccolo spazio ad ognuno d noi...ki più,ki meno...ma l'ha fatto..
ha scritto articoli ke ci hanno fatto pensare...riflettere...
ho ascoltato cn le mie orekkie rivolgervi a lui kiedendogli d AGGIORNARE IL BLOG...tanto basta un click..no?
lo fa...tutti i santi giorni..ha rinunciato a molte cose x farlo,e voi questo nn lo sapete..o meglio..nn lo VEDETE.
prima d giudicare o scrivere cazzate quando nn ce n'è bisogno pensateci 2 volte.
è un ragazzo come noi,cn una sua vita e cn i suoi cazzi.
"Se la vostra speranza è riposta nel fatto, che io possa cambiare qualcosa, l'attesa sarà vana: anche se sarò l'unico a rimanere, questo spazio appartiene alle mie idee."
bè..ha ragione..
e t dico caro amico d continuare x la tua strada...un artista,quale tu 6 e stai dimostrando d essere,si lascia criticare e allo stesso tempo difende le proprie idee cn tenacia...
nn si apprezza ciò ke si fa xkè nn si conosce FATICA FATTA PER REALIZZARLA!
mo vasta
di zio ce n'è uno solo...sandro!

Anonimo ha detto...

la

Anonimo ha detto...

commuovente, un altro po e mi metevo a pianger! scusaci alessio

fabio ha detto...

sempre dalla parte dello Zzio...

Anonimo ha detto...

sono senza parole..bellissimo articolo,complimenti!!e tu sai perchè mi è piaciuto cosi tanto..perchè in una parte è come se rivedessi me stessa,il mio stile di vita,quello che tu mi hai sempre consigliato di cambiare,ma che io, per mancanza di coraggio,o forza di volontà che sia,ho continuato a portare avanti!!mi piacerebbe cambiare,rompere gli schemi,far si che la mia vita, cosi come la mia mente, abbia l'opportunità di non stagnarsi..chissà se un giorno metterò in pratica i tuoi consigli.
hai visto che alla fine un commento te l'ho scritto?!non so quanto possa essere attinente all'articolo,ma era quello che mi sentivo di scriverti...baci

Anonimo ha detto...

CHE MORTORIO STAMATTINA...NESSUNO CHE SCRIVE NULLA...SVEGLIA RAGAZZI...INIZIA LA SALITA...

Anonimo ha detto...

ragazzi alla tellina presentazione ufficiale delle maglie con cena di pesce 20 euro co partite a beach e karaoke....che ne dite? ale,zorro che dite?

Alino ha detto...

Se non ci dici quando sarà difficile poter venire...
Contami per tutto, ma non per la cena...sai perchè...

Anonimo ha detto...

io CI SONO.... SIA Pè MAGNA CHE Pè GIOCA...
ALINO QUESTI FOTTUTI SOLDI LI VUOI O NON LI VUOI?!
E POI RIPETO FINISCILA DI FARTI STE FOTTUTE SBRAINZ...
DEPRAVATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

PER DOMANI SERA OK?CI SIETE?

Anonimo ha detto...

sono salsi o dopo ieri pomeriggio slasi, per me domani sera potrebbe andar bene solo che per cena potrebbero essereci problemi per giorgia.fatemi sapere se si fa entro questa sera e per favore datemi la conferma per telefono e non per blog perchè oggi pomeriggio o molto lavor. ciao e grazie

Anonimo ha detto...

BUONA SETTIMANA A TUTTI...SPERIAMO CHE PASSA VELOCE...!!!A QUANDO LA PRESENTAZIONE DELLA MAGLIA???Marty

Anonimo ha detto...

i tuoi commenti sempre gentili marty.. buona settimana anche a te...La serata è venerdi....20 ufficiali(no chiacchiere)

Anonimo ha detto...

GRAZIE DANI,DOME LAVORA FINO ALLE 22:00....VENIAMO DOPO!!!!

Anonimo ha detto...

VENERDI SERA C'E' IL CONCERTO DI IRENE GRANDI...FACCIAMO SOLO LA CENA?CHE NE DITE...

Anonimo ha detto...

venerdi solo cena con consegna t-shirt... si paga 20 euro stabilito con il gestore poi tutti al concerto con la maglietta... fatemi sapere tramite blog o cellulare per adesioni.

Anonimo ha detto...

OGGI SI MUORE...VOLEVO PROPORVI...INVECE DELLA CENA VENERDI SERA CHE NE PENSATE DI UNA COCOMERATA VERSO LE 10 E MEZZA?MOLTI LAVORANO E ALLA CENA DAREBBERO FORFAIT...CHE NE PENSATE?PER SABATO SERA IO PROPONGO AL TENNIS...

Anonimo ha detto...

Cammini per le strade della città in cui vivi:incroci gli sguardi della gente,li osservi nei loro movimenti,vedi un albero sotto cui vorresti rilassarti,vedi un piazza ariosa o una foto di qualche anno fa e cosa accade? PENSI..Ti estranei e fai viaggiare la mente verso mete lontane o semplicemente tramuti quei pensieri in un sorriso,dato da quel senso di pienezza che solo la semplicità del quotidiano sa darti.. Non esistono categorie di menti diverse a cui appartenere:c'è chi sa rendere concreti i propri pensieri con l'espressività,le parole,gli sguardi..c'è chi non mostra nulla al di fuori,ma prova più turbamento di altri per quelle sensazioni che non riesce a trasmettere..Che sia assalita da mille o da un solo pensiero,la mente non si ferma mai!

Anonimo ha detto...

Numeri da brivido. In corsia, si contano duemila sbagli contro 720 schianti sulle strade. Una casistica allarmante che fa dire al ministro Mastella: «Urge istituire subito una commissione». Tra operazioni non riuscite, quindi, diagnosi sbagliate e terapie inefficaci, si moltiplicano le denunce: «Otto chirurghi su dieci - emerge dai dati diffusi dal Pirellone e dall'Aci, a margine di un convegno sul tema organizzato dalla regione Lombardia - sono o sono stati indagati. Ma due terzi vengono assolti». Le denunce di errori medici sono aumentate del 184% in 10 anni e sono passate da 3.150 nel 1994 a 7.800 nel 2002: la solita malasanità italiana? Non proprio. «negli Stati Uniti - riferisce disonesti.com nel suo blog - nel 2005 le persone morte per errore medico sono state 90mila, contro le 43mila vittime dell'asfalto, le 42mila del tumore alla mammella e le 16mila dell'Aids». Un mal comune che difficilmente diventa mezzo gaudio.....CHE NE PENSATE?SPERO SIA ARGOMENTO DI DISCUSSIONE...

Anonimo ha detto...

è inutile scrivere commenti tanto il DITTATORE PIERGALLINI CANCELLA QUELLO CHE VUOLE....
CANCELLA QUESTO:
MAFAFANCUUUULLLLOOOOOOOOOOOOOOO

Anonimo ha detto...

riabilita i commenti oppure le magliette te le puoi tenere!!!
che cazzo di blog è che non si puo commenteare!!!!

Anonimo ha detto...

RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE

Anonimo ha detto...

RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE

Anonimo ha detto...

Scrive Pio Pompa in una delle sue note autografe all'allora direttore del Sismi Nicolò Pollari: "Il segreto è il punto di forza di ogni mutamento". Ora, almeno in parte, quel segreto cade e l'archivio riservato di via Nazionale (di cui Pompa era l'addetto) restituisce ciò che vi è stato custodito. Letti nella loro interezza, gli "appunti" e le "schede" impilati nell'arco di almeno cinque anni (2001-2006) sul conto di magistrati, uomini politici dell'allora opposizione, giornalisti, documentano non solo la natura illegale e calunniosa del lavoro spionistico svolto dal Servizio, ma il "programma politico" che lo ispirava e chi ne era il "dominus" tecnico: il generale Nicolò Pollari.

"Alla valutazione del generale" - come indicano gli appunti riservati - Pompa sottoponeva ogni mossa. Con Pollari e l'insediamento della nuova maggioranza di centrodestra, a Palazzo Chigi nasce un "nuovo" Servizio impegnato nella "bonifica del Palazzo", "l'epurazione della pubblica amministrazione", "la tutela di eminenti personalità di governo" con il ricorso, se necessario, a iniziative non ortodosse e traumatiche. Ecco dunque i documenti.

LA BONIFICA DI PALAZZO CHIGI
"Sicurezza del Palazzo" (Palazzo Chigi) - appunto manoscritto

"Nei confronti del personale legato da rapporto di impiego stabile con la presidenza del Consiglio, a scanso di forti reazioni burocratico-sindacali, è possibile attuare una ragionevole ed efficace attività procedendo all'attribuzione di talune funzioni a persone ritenute sicure, procedendo contestualmente ad avvicendamenti "formalmente fisiologici" di altri soggetti, onde depotenziare il dispositivo esistente, o almeno "disorientandolo" e privandolo di sicuri punti di riferimento (...) In questo senso un'attenzione particolare va rivolta ai soggetti che curano i flussi documentali e gli apparati di comunicazione. (...) Il problema di "bonificare" il dispositivo di sicurezza del "Palazzo" è meno arduo (...) Il segreto è il punto di forza di ogni decisione di mutamento. Sta nel rapporto fiduciario che deve legare tale organizzazione con la Presidenza, nonché nel sapiente dosaggio della necessità e dell'opportunità di avvicendare, nel tempo, i vari organismi nelle varie funzioni (...) E' necessario pensare alla costituzione di un dispositivo fiduciario limitato a poche persone da inserire nell'ambito della struttura (...) un apparato di sensori e cartine di tornasole utile a prevenire e, se del caso, a reprimere (...) E' superfluo aggiungere che il dispositivo in parola deve essere caratterizzato da persone di blindata affidabilità, della quale deve assumere personale responsabilità chiunque sia chiamato a individuarle".

L'EPURAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
"Supporto conoscitivo all'interno della Pubblica amministrazione" - appunto manoscritto.

a) Conoscenza e/o possibilità di conoscere le risorse umane e, segnatamente, gli "atteggiamenti" e i "riferimenti" del management pubblico. b) Individuazione delle aree e di soggetti in grado di intervenire in termini "non convenzionali" nelle scelte, nelle decisioni da assumere e/o per l'ostruzionismo delle stesse. c) Conoscenza delle aree di gestione degli stimoli impropri e/o della disinformazione organizzata rispetto alla linea decisa. d) Conoscenza e/o tendenziale possibilità di individuazione di focolai di contrapposizione tecnico-politica alla linea di governo. e) Possibilità di corrispondere alle esigenze di Governo di conoscenza, di volta in volta, di ambiti, soggetti, progetti, iniziative, atteggiamenti formali o sostanziali di eventuale interesse dell'Autorità. f) Possibilità di monitoraggio di ambiti, soggetti, programmi, progetti, iniziative di interesse dell'Autorità. g) Valutazione preventiva delle risorse umane cui affidare o comunque curare progetti di interesse dell'Autorità".

LA NEUTRALIZZAZIONE DEL NEMICO POLITICO
"Attività di tutela di eminenti personalità di governo" - appunto manoscritto

A) Al livello interno.
1) Nei rapporti con le istituzioni:
* Valutazione costante degli "atteggiamenti impropri" propalati, adottati o adottandi, da Organi o persone, da attivarsi secondo programmi preventivamente illustrati all'Autorità o su sue specifiche indicazioni.
* Monitoraggio dei settori "notoriamente sensibili".
* Studio di fattibilità di eventuali ipotesi di lavoro volte a "neutralizzare iniziative improprie".
* Attivazione di procedure indicate dall'Autorità di volta in volta interessata.
2) A livello di Organi diversi dalle Istituzioni
* Attività di "monitoraggio costante" di ogni iniziativa o ipotesi di iniziativa volta a incidere sul regolare funzionamento, sul corretto esercizio e sulla credibilità di organi e/o soggetti di Governo
* Approfondimento cognitivo di situazioni di minaccia riferite ad aree sensibili, di cui si è attinta autonoma notizia o per cui sono richieste adeguate attività.
* Valutazione delle "prospettive di rischio" e conseguente studio di fattibilità degli atteggiamenti e dei provvedimenti da assumere.
* Valutazione, a livello di intelligence economica, delle fonti, delle notizie, degli indirizzi e delle prospettive di interesse, desunte dal programma di Governo, o, di volta in volta, indicate dall'Autorità (quest'ultima voce appare nell'appunto relativo al "Supporto di sicurezza generale" ndr).

IL MONITORAGGIO DI MEDEL
Appunto al Direttore - 3 agosto 2002

"Dallo studio preliminare delle ultime attività di Medel (organizzazione europea che raccoglie giuristi e magistrati ndr) e soprattutto dal suo principale sostegno italiano (Magistratura democratica) emerge quanto segue: Settori di attività: a) impegno per la garanzia dello status di magistrato; b) opposizione a legislazione speciale sul terrorismo, che affiderebbe maggiori poteri all'autorità di polizia ai danni della magistratura; c) opposizione a politiche e legislazione restrittive in materia di immigrazione. 2) Principali contatti in Italia: a) Gruppo Abele; Arci; Associazione di promozione sociale; Centro di iniziativa per l'Europa del Piemonte; Associazione di studi giuridici sull'Immigrazione; Agenzia testimoni di Ge-Nova; Associazione "Carta". Allegato: Per quanto riguarda i progetti specifici promossi da enti e associazioni "non profit", benché non sia esplicito alcun legame con Medel, può essere interessante approfondire la natura e i contenuti del "progetto Melting pot" promosso da "Sherwood Comunicazione e Comune di Venezia". I redattori sono: Avv. Marco Paggi; Rosanna Marcato; Cris Tommesani; Gianfranco Bonesso; Milena Zappon; Barbara Barbieri; Claudio Calia; Jelena Momcilovic; Nait Salah Mourad; Leen Elen; Vojsava Zagali; Jonas Chinedu Okonkwo; Graziano Sanavia".
Appunto al signor Direttore - 13 febbraio 2002 - "La Commissione di inchiesta su Tangentopoli".
"Presso ambiti qualificati si è appreso che, ben prima dell'istituzione della Commissione di inchiesta su Tangentopoli, il movimento dei "giuristi" democratici militanti avrebbe verosimilmente predisposto una strategia di contrasto sia a livello nazionale che internazionale. I giuristi si sarebbero avvalsi, da un lato, del supporto delle componenti politiche, mediatiche e antagoniste a essi contigui o organici, dall'altro del network internazionale facente capo a Medel. Nello specifico è stato riferito di incontri e contatti riservati intercorsi nei giorni immediatamente successivi al varo della Commissione tra Bruti Liberati, Livio Pepino, Ignazio Patrone, Giovanni Salvi, Cesare Salvi, Sergio Cofferati, il segretario del Fnsi Paolo Serventi Longhi. In tale contesto, sarebbero emersi i seguenti orientamenti: adottare forme di pressione sul Presidente della Repubblica strumentalizzando anche una presunta volontà da parte del Governo di porlo in difficoltà attraverso il caso Telekom Serbia. (...) appoggiare strenuamente il disegno, che farebbe capo al fronte antiriformista e al movimento venutosi a costituire intorno a Cofferati, teso a boicottare l'attività di Governo in attesa di eventuali esiti negativi delle vicende giudiziarie del Premier".
La "scheda" Barbe.
"Secondo talune indicazioni, il magistrato di collegamento presso il ministero di Grazia e Giustizia, Emmanuel Barbe (addetto dell'ambasciata di Francia a Roma) risulterebbe da tempo in stretti rapporti con diversi esponenti di Medel (...) Sembrerebbe che Barbe abbia avuto modo di diventare un profondo conoscitore delle vicende politiche e giudiziarie riguardanti il nostro Paese sulla scorta di frequentazioni e di legami, agevolati dalla stessa Medel, con Luciano Violante, Antonio Di Pietro, Giancarlo Caselli, Ignazio Patrone, Edmondo Bruti Liberati, Alessandro Perduca, Livio Pepino, Claudio Castelli, Maria Giuliana Civinini, Giovanni Salvi, Luigi Marini".
La scheda "Gallo".
"Fonte di buona affidabilità ha riferito in merito al previsto incontro tra l'esponente del movimento Batasuna, Joseba Alvarez, e il magistrato del tribunale di Roma Domenico Gallo, membro di Medel. Tale incontro dovrebbe svolgersi nella serata del 28 aprile a margine di un'assemblea fissata per le 17.30 sulla situazione nei Paesi Baschi, organizzata dal Centro sociale Intifada, via di Casalbruciato 15, Roma. In particolare, è stato riferito che il magistrato in questione risulterebbe contiguo ad ambienti della sinistra eversiva sia a livello nazionale che internazionale e segnatamente con i "Carc", l'Eta basca, il movimento bolivariano di Evo Morales, l'Ezln del Subcomandante Marcos e con le Farc colombiane. Su tale versante, egli fungerebbe inoltre da collegamento con esponenti politici, sindacali e della magistratura, tra cui: Sergio Cofferati, Nunzia Penelope (giornalista), Cesare Salvi, Giovanni Salvi, Papi Bronzini (Md), Ignazio Patrone (Medel), Edmondo Bruti Liberati (Md), Laura Curcio (Md), Amelia Torrice (Md), Amedeo Santosuosso (Md), Paolo Mancuso (Md), Giacinto Bisogni (Md), Letizio Magliaro (Md), Gianni Palombarini (Md), Marco Paternello (Md), Mario Vaudano (Md)".

Anonimo ha detto...

Sul piano del risanamento il Dpef nel 2007 realizza un obiettivo ambizioso e continua il lavoro nel 2008". Cosi il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa ospite di Repubbblica Tv ridimensiona le critiche arrivate al Dpef e difende la sostenibilità economica delle scelte del governo.

"Nei tre anni dal 2006 al 2008 - spiega Padoa-Schioppa - il miglioramento strutturale rispetta gli impegni presi con Bruxelles. Prevediamo di chiudere il 2007 meglio di come l'Unione europea ci chiede di fare. Si poteva fare di più certo - ammette il ministro di via XX Settembre - ma io sono convinto di quello che ha deciso il governo. Certo, se si metteva il pareggio di bilancio in cima allora il cammino sarebbe stato più veloce. Ma non abbiamo cambiato direzione, non ci siamo fermati."

L'Unione europea e il Dpef. Quanto alle critiche arrivate dalle istituzioni internazionali al Dpef, il ministro ha negato la bocciatura. "Intanto, né la Commissione né il Fondo monetario hanno scritto i titoli dei giornali. Penso che le preoccupazioni che esprime Almunia sono da condividere. Ma nelle sue parole c'è un esplicito apprezzamento per il miglioramento strutturale dei conti che è stato fatto nella precedente finanziaria e che continua in questo Dpef. Almunia avrebbe preferito un cammino più rapido. Anche io avrei preferito un cammino più rapido". Padoa-Schioppa ha poi sottolineato come dal Fondo monetario internazionale sia arrivato solo un "breve comunicato e aspetto di vedere il documento completo per poterlo approfondire".

Le spese per il futuro. Evasione fiscale e debito ostacolano ancora le spese destinate alle nuove generazioni. "Spendiamo circa 5 punti del nostro Pil per pagare il debito, spendiamo 7 punti per l'evasione fiscale, 2 in più del Pil per le pensioni. Insomma 14 punti del Pil per cose che non esistono in altri Paesi. Naturalmente queste sono risorse che in altre nazioni sono destinate ad altri fini. Ed è per questo che in altri Paesi il rapporto della spesa per la ricerca sul Pil è più alto, così come per le infrastrutture e per gli ammortizzatori". Per la ricerca arriveranno più risorse "ma meno di quanto vorremmo, proprio per questi motivi".

Accordo sulle pensioni. In merito alla trattativa sulla riforma della previdenza, Padoa-Schioppa si è detto ottimista e ha affermato che è possibile che si raggiunga un accordo prima della pausa estiva. "Penso sia possibile - ha spiegato - ogni negoziato
ha bisogno di una fase in cui si lavora non sotto i riflettori, poi i risultati si annunciano".

L'importanza dei sindacati. "I sindacati hanno un ruolo fondamentale da svolgere - ha spiegato Padoa-Schioppa - io non ho mai detto che la rimessa in situazione di maggiore crescita del paese, richieda il declino del peso del sindacato. Basti pensare che nei paesi del Nord Europa il cambiamento è stato condotto proprio dal sindacato".

Flessibilità e precarietà. A un lettore "precario" che chiedeva al ministro se in futuro sarà possibile avere un lavoro più stabile, il ministro ha risposto che il governo sta cercando di introdurre strumenti che diano maggiore sostegno ai lavoratori precari. "Io penso - ha detto il ministro - sia fondamentale la distinzione tra precarietà e flessibilità. Nell'arco di una vita è molto più raro il caso in cui si comincia un lavoro a venti anni e ci si rimane per tutta la vita. La flessibilità vuol dire anche che tra un periodo e l'altro ci sia un periodo di non lavoro. La precarietà è la situazione di disagio in cui ci si trova se la collettività non prepara strumenti di supporto per chi capita in questi momenti. Noi siamo molto poveri di strumenti che assistono il lavoro flessibile. Dobbiamo riuscire a mettere in campi più strumenti. Abbiamo iniziato, ma dobbiamo fare ancora di più".

Studi di settore. "La demonizzazione degli studi di settore è fuori luogo visto che si basano su indicatori concordati con le categorie". Insomma sugli studi di settore "ci sono molte favole da sfatare. Intanto non sono una minimum tax".

Stipendi e docenti. E' d'accordo con la proposta di Citati di raddoppiare gli stipendi ai professori? "Il punto fondamentale è ridare dignità agli insegnanti. Quando io ero studente, gli insegnanti erano tra i più rispettati in città. Purtroppo questo non è più vero e questa è una condizione molto più dolorosa anche di quanto non sia la condizione economica. Si può fare molto per migliorare la qualità della spesa. Fioroni sta facendo un ottimo lavoro e sta studiando, ad esempio, il tema della numerosità delle classi. Da noi spesso non si impara bene. Ci sono sistemi molto buoni come quello coreano dove la numerosità delle classi è molto più elevata. Ci sono parametri su cui si può lavorare con questo intento. Ma tutto questo non riuscirà se non si ridà dignità alla funzione dell'insegnamento".

Alitalia ed Easyjet. A una domanda sulla privatizzazione Alitalia, il ministro dell'Economia ha risposto così: "Volo Easyjet e mi trovo benissimo".

Il calo delle tasse e le polemiche su Visco. Sarà possibile ridurre la pressione fiscale "nella misura in cui si recupereranno tributi non pagati. Vincenzo Visco che nel suo campo - ha detto Padoa-Schioppa - è un maestro e per questo la lotta all'evasione sta procedendo con successo. I malumori contro di lui nascono dal fatto che vuole far pagare le tasse".

Anonimo ha detto...

nizia la presentazione della 500: De Meo prende subito la parola: "Mandatemi un SMS, comparirà qui sullo schermo e da questi spunti inizieremo a parlare della macchina. Partiamo da qui: da GENTE. Ieri sono rimasto impressionato per la tanta gente che ha partecipato allo show di lancio della macchina.

Questa fra l'altro è una macchina nata dalla gente, dai tanti contributi che sono arrivati on line dal nostro sito.

Prendiamo un'altro concetto: MUSETTO. Quello della 500 sembra sorridere e non è accigliato come in tante altre vetture. Una macchina simpatica.

Poi ancora: CAMBIATA. Bene, vi ricordate la perizia che serviva per la prima 500? Ora siamo su un altro pianeta. Ma a proposito di cambio, vorrei parlare del cambiamento Fiat. Nel nostro processo di svecchiamento abbiamo puntato molto sulla 500. Provate a immaginare cosa potrebbe succedere se nella nostra vita si potesse cambiare rotta, iniziare a diventare bambini. Woody Allen dice: "La vita dovrebbe essere vissuta al contrario. Bisognerebbe iniziare morendo, così poi guarisci, migliori. Poi vai subito a prendere la pensione, e insomma poi la tua vita finisce con un grande orgasmo... Questo è quello che abbiamo fatto con la 500, che è diventata giovane, facendo un percorso al contrario.

Prendiamo un altro SMS: REMAKE. Ecco, io non sono d'accordo su questo. La nuova 500 è figlia della vecchia nell'estetica, ma è una cosa molto diversa. E' un oggetto che per funzione attraversa i secoli: a chi verrebbe mai in mente di cambiare il look di una penna Bic o di una spilla da balia? Non avrebbe senso.

Ma ora vorrei partire da una mia parola: SCINTILLA. Ecco questa macchina è stata in grado di accentere una scintilla che ci ha fatto letteralmente espolodere, che ci ha fatto recuperare il ruolo di impegno, trasparenza, innovazione. Sono questi i valori che Fiat intende incarnare.

La 500 del 1957 fu la vettura che accelerò la motorizzazione di questo Paese. Ma attenzione: fu anche la scintilla di una stagione straordinaria per la Fiat. Ma quella macchinetta non fu importante solo per la Fiat, ma anche per tutta la gente. Fu la prima seconda auto delle famiglie, la prima auto dei giovani.

Oggi il contesto è cambiato, ma ancora una volta la 500 può essere la scintilla che può far esplodere un nuovo concetto di automobile, basato sulla semplicità, che non significa rinunce.

Chi compra una macchina piccola ha solo una differnza di taglia, niente di più. Signori e signori, è arrivato il momento di guardare negli occhi, secondo noi, la più bella piccola vettura del mondo: la 500.

Ma visto che prima parlavo di taglia, ora lasceri la parola ai nostri esperti".

MARCHIONNE PARLA CON I BAMBINI
Una bimba gli chiede: "Da quanti anni sei il capo".
E lui: "Da tanti, ma ora aiutatemi a capire come vorresti che fosse la Fiat del futuro".
Un bimbo si fa sotto: "Fate una limousine, gigante",
Marchionne: "Ma questa inquina, è troppo grande".
Un altro bimbo: "Allora fatela che cammina ad acqua".
Marchionne: "Ma l'acqua non la può far camminare"
Un bimbo: "Io proporrei di mettere la vernice nera con il borotalco, così non puzza".
Marchionne: "Venite, vi faccio vedere il motore. Eccolo, vi piace? Ora apro il bagagliaio e vi metto dentro. E' bella? Allora convinci tuo padre a cambiare auto?"
Un bimbo: "Si, ma solo se mi prendi in braccio...".

DE MEO RIPRENDE LA PAROLA
Sembra uno scherzo, ma volevamo vedere la macchina attraverso gli occhi dei bambini, che hanno un approccio molto diretto con l'ecologia. Ecco, Fiat è una delle marche al mondo che sta rispondendo meglio per contenere i consumi: siamo leader mondiali nel metano, abbiamo inventato il common rail, siamo leader anche nella tecnologia per l'uso di carburanti vegetali.

Così non vogliamo essere più timidi nell'affermare che vogliamo diventare il punto di riferemento mondiale per contenimento di inquinamento. Un esempio? La 500 è la prima auto solo con motori Euro5: accessibile a tutti.

MARCHIONNE TORNA ALLA SUA TAVOLA ROTONDA CON I BAMBINI
Un bimbo: "Nessuno rispette le regole sulla strada"
Marchionne: "Tu ti sei mai trovato in un incidente?"
Un bimbo: "Si fa paura, molta. E vorrei dire a tutti quelli che giudano che guidare non è uno scherzo, è pericoloso. Noi abbiamo paura".
Un altro bimbo: "E' importante usare la cintura di sicurezza, ma anche la testa, perché l'auto non è uno scherzo".
Un altro bimbo: "Va bene, ma qual'è la tua macchina preferita della Fiat?"
Marchionne: "La 500".

TORNA DE MEO
La sicurezz? Siamo molto orgogliosi di un fatto: sulla 500 ci sono 7 airbag di serie, avrà 5 stelle nei crash test euroncap. E su tutte le versioni sarà disponibile l'ESP. Ma sicurezza per la clientela significa anche affidabilità e qualità.

Per darvi un riferimento, devo dire la 500 sarà meglio della Panda. E che con ogni finanziamento ci saranno 5 anni di garanzia o 500 mila km. E, addirittura al momento del tagliando, veniamo a prendere la 500 a casa e poi gli paghiamo il taxi per venirla a riprendere.

Anonimo ha detto...

GENOVA - Il disturbo: ansia. La cura del medico: sesso, ma con moderazione. "Farlo due volte alla settimana, non di più". Questa la prescrizione che un dottore in servizio al pronto soccorso dell'ospedale genovese Villa Scassi ha fatto ad una giovane donna affetta da "stato ansioso". La visita è stata effettuata lunedì scorso, nel pomeriggio. La notizia è stata riportata questa mattina dal quotidiano di Genova "Corriere Mercantile".

La donna si è presentata nel punto di primo soccorso del nosocomio di Sampierdarena afflitta da una profonda agitazione. Il medico l'ha visitata a lungo effettuando anche una visita ginecologica. Dopo avere esaminato gli esiti della misurazione della pressione, dei battiti cardiaci, della respirazione in correlazione alle altre visite, il sanitario ha messo per iscritto il suo consiglio: "Fare sesso due volte alla settimana, non di più" per curare i sintomi di ciò che ha definito, sempre per iscritto, un semplice "stato ansioso".

Anonimo ha detto...

L CAIRO - Il numero due di al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, ha diffuso su Internet un nuovo video nel quale lancia un altro appello ai musulmani per la Jihad, la guerra santa, a sostegno del movimento islamico in Iraq. Il video è stato ottenuto dal Site
Institute, gruppo di intelligence che monitora il terrorismo internazionale; intanto, alcuni siti integralisti preannunciano l'imminente diffusione di un nuovo messaggio filmato dello stesso Bin Laden, che da tre anni non appare.

In un'ora e 35 minuti di registrazione Zawahiri parla anche dell'Arabia Saudita, dei Territori palestinesi e dell'Egitto. Il Site Institute spiega di aver ottenuto il video da Internet, da alcuni siti islamici.

L'ideologo di al Qaeda cita nel video alcuni brani di "Piano di attacco", il libro di Bob Woodward, il giornalista del Washington Post che insieme al collega Carl Bernstein fece scoppiare il caso Watergate che portò alle dimissioni di Richard Nixon. Il volume di Woodward, uscito in Italia nel 2004, è un 'dietro le quinte' della campagna militare, politica e mediatica che ha permesso all'amministrazione Bush di scatenare il conflitto contro l'Iraq di Saddam Hussein.

Nel filmato il medico egiziano usa le parole di Woodward per tracciare un quadro delle responsabilità dei sauditi nella guerra in Iraq, delle vere finalità del regno wahabita e delle collaborazioni con l'Occidente alle spese del popolo musulmano.

Il video contiene anche una nuova accusa al movimento palestinese di Hamas, colpevole di essere sceso a patti con i Paesi occidentali e aver soppresso la sharia, la legge islamica.

Intanto, la galassia integralista su Internet ha annunciato la prossima diffusione di un messaggio filmato dello stesso sceicco del terrore. Ripetuto diverse volte, un banner rosso con la scritta lampeggiante "presto, Dio volendo", annuncia "buone notizie". Sopra il banner un'altra scritta spiega: "Messaggio video dello sheikh mujahid", e sotto in colore verde il nome Osama bin Laden. Ancora sotto, il capo di Al Qaida viene chiamato "Abu Adullah", "padre di Abdullah", il maggiore dei suoi numerosi figli.

Anonimo ha detto...

BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!! BASTA!!!

Anonimo ha detto...

La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni frase è garantito almeno un lettore attento. VERGOGNA!

Anonimo ha detto...

Ragazzi non fatemi bloccare anche questo post perfavore.
Non posso tenete tutti questi commenti, per problemi di memoria.
Regolatevi

Anonimo ha detto...

ah allora ci troviamo di fronte a problemi d memoria....
memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria memoria